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Italia di nuovo stretta nella morsa del caldo estremo. L’anticiclone africano, ribattezzato “Pluto”, continuerà a dominare la scena meteo ancora per almeno dieci giorni, con temperature che, tra Nord e Sud, toccheranno e spesso supereranno i 40 gradi. Nessuna tregua neanche di notte: le minime rimarranno stabilmente sopra i 25–27 gradi, configurando le cosiddette «notti tropicali», particolarmente insidiose per la salute di bambini, anziani e fragili.
Le previsioni parlano chiaro: da qui al 9 luglio l’anticiclone non mollerà la presa. Anzi, le giornate più calde devono ancora arrivare. A Firenze, Ferrara, Terni e persino Milano e Roma si attendono picchi da record, mentre nel Mezzogiorno l’umidità renderà la percezione termica ancora più estrema. Un’ondata, spiegano gli esperti, che potrebbe entrare tra le più lunghe mai registrate nel nostro Paese.
«Stiamo assistendo a una persistenza anomala dell’alta pressione subtropicale – spiegano i meteorologi – con un’apice previsto tra domenica e l’inizio della prossima settimana. A livello atmosferico non si intravede ancora una frattura decisa». In altre parole: la situazione è destinata a restare invariata, salvo leggere flessioni termiche su alcune aree del Meridione, dove i venti di maestrale potrebbero temporaneamente attenuare il caldo tra sabato e domenica.
Ma anche il mare, tradizionalmente alleato durante le ondate estive, sta raggiungendo temperature fuori scala. Nel Mar Ligure e nel Tirreno centrale si misurano già 27 gradi, mentre il Tirreno meridionale ha toccato i 29. Valori che alimentano ulteriormente l’umidità atmosferica e rischiano di favorire fenomeni violenti, come temporali improvvisi e grandinate, in caso di improvvisi cambiamenti.
L’invito da parte del Ministero della Salute è quello di non sottovalutare il rischio caldo. È stato attivato il bollettino delle ondate di calore per tutte le principali città italiane, e si raccomanda di evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali, idratarsi frequentemente e fare attenzione ai sintomi di disidratazione e colpi di calore.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, una possibile attenuazione delle temperature potrebbe verificarsi dopo il 9 luglio, ma si tratta ancora di ipotesi da confermare. Nel frattempo, il “deserto” atmosferico resta sopra le nostre teste. E l’estate – quella vera, lunga, afosa e africana – è appena cominciata.