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Prosegue senza soluzione di continuità l’attività del subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà, impegnato su tutto il territorio calabrese, tra il Pollino e lo Stretto.
Particolarmente proficuo, nella mattinata odierna, l’incontro tenutosi nella sede della Cittadella regionale con l’ufficio di Direzione dei lavori (CSPS srl) per le opere in corso nel Comune di Scilla, finalizzato a sciogliere alcuni nodi critici che nel tempo hanno ostacolato la piena realizzazione degli interventi previsti.
Si è trattato di un nuovo momento di confronto tecnico, in vista dell’appuntamento programmato per l’inizio della prossima settimana con gli amministratori recentemente subentrati alla gestione commissariale dell’Ente.
Chiaro l’intento del subcommissario: tracciare un quadro aggiornato sullo stato dell’arte dei lavori, in particolare in merito alla rete di collettamento e al potenziamento dell’impianto di depurazione in località Oliveto, ma anche rispetto ai nuovi impianti previsti nelle località Favazzina, Scarnici Forche-Tagli, Aciarello e Runci.
«Riorganizzare e rilanciare velocemente le attività necessarie alla realizzazione delle opere nell’agglomerato – rimarca Daffinà – che, alla stregua di tanti altri, è oggetto della procedura d’infrazione comunitaria 2014-2059». Un’operazione complessa ma necessaria, possibile solo dopo aver superato le criticità legate agli interventi strategici in ambito depurativo e ambientale.
L’agglomerato di Scilla, pur strategico per la posizione geografica e la rilevanza ambientale, è stato finora segnato da un iter autorizzativo lungo e complesso. Una macchina difficile da condurre, ma alla quale l’ufficio del subcommissario Daffinà, in sinergia con il commissario nazionale Fabio Fatuzzo, ha impresso un nuovo slancio operativo, anche a fronte delle iniziali difficoltà che avevano comportato tre consegne parziali del progetto per le sole parti autorizzate.
Sono quindi state riavviate le procedure per una nuova gara, nel segno di un modello operativo che punta a rimuovere gli ostacoli che finora hanno frenato l’attuazione complessiva dell’intervento.
«Abbiamo messo in campo una strategia improntata alla trasparenza – spiega il subcommissario Tonino Daffinà – che rappresenta un passaggio decisivo verso la modernizzazione del sistema depurativo calabrese, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei in materia ambientale. D’altronde, l’impegno della struttura commissariale, caratterizzato da analisi approfondite e proposte concrete – conclude Daffinà – conferma la volontà di garantire infrastrutture efficienti e servizi adeguati per la tutela del territorio e della salute pubblica».