Solo tre mesi. Tanto è il lasso di tempo che, in assenza di ulteriori precipitazioni, Sorical si sente di garantire per l’autonomia dell’invaso della Diga del Menta. D’altra parte la Società risorse idriche calabresi una procedura emergenziale, già nota nella “relazione sullo stato di criticità” dello scorso mese di agosto, l’aveva attivata già per lo sfruttamento del volume residuo, posto al di sotto della bocca di presa inferiore dell’opera di captazione della diga, pari a circa 2 milioni di metri cubi, diversamente non utilizzabile, al fine di garantire una ulteriore autonomia appunto di circa tre mesi, all’attuale portata ridotta.

È questo uno dei passaggi cruciali della comunicazione con la quale Sorical riaccende – senza averla mai spenta in realtà – l’emergenza approvvigionamento dello schema del Menta. Lo fa esprimendo «grande preoccupazione» in una missiva inviata a Palazzo San Giorgio proprio ieri 6 novembre, in cui si rappresenta «il costante peggioramento delle condizioni della già severa criticità idrica causata dal permanente stato di siccità che interessa ormai da mesi l’intera area sud-orientale della città metropolitana di Reggio Calabria e che, in particolare, sta incidendo in maniera estremamente grave sulla risorsa idropotabile proveniente dall’invaso del Menta, con conseguenze importanti sullo schema idrico ad esso sotteso».

D’altra parte l’invaso in questione, già da mesi ai minimi storici, ha ormai raggiunto il livello di soglia minima di captazione alla quota di 1.394,40 m.s.l.m. a causa del mancato apporto degli afflussi derivante dal persistente stato di assenza di precipitazioni.

Proprio questa situazione obbliga Sorical ad una ulteriore diminuzione di 100 l/s rispetto l’attuale portata pari 350 l/s, riducendo così complessivamente il flusso idropotabile al 55% rispetto le condizioni di esercizio ordinarie (rif. novembre 2023). Tale manovra, ormai non più procrastinabile – avverte Sorical nella missiva – comporterà inevitabilmente conseguenti riduzioni per le forniture idropotabili dell’area centro-settentrionale della città di Reggio Calabria. «In particolare – si legge nella nota inviata al Comune – le zone urbane servite dai serbatoi Lazzaretto, San Sperato, Trabocchetto, Modena, Santa Caterina, Vito ed Eremo, stante il perdurare di totale assenza di eventi meteorici, con ogni probabilità saranno già dai prossimi giorni inevitabilmente soggette a turnazioni sempre più stringenti.

Oltre alle “procedure emergenziali” Sorical sta inoltre procedendo all’esecuzione dei ripristini funzionali necessari per la riattivazione di ulteriori emungimenti in area metropolitana (pozzo Costantino, Prumo e Via Lia) che possano fornire risorsa complementare, seppure in quantità minore rispetto ai volumi persi.

«Stante la gravità della situazione, l’invito è sempre quello porre massima attenzione alla riduzione dei consumi ed all’uso davvero parsimonioso della risorsa che riteniamo debba essere compiuto in primis dai cittadini, nonché l’eliminazione di ogni uso improprio». 

In più Sorical sollecita un rafforzamento del controllo del territorio al fine di individuare e scongiurare ogni situazione di spreco, assicurando che per quanto nelle possibilità dei mezzi a disposizione, proseguirà con le attività di pronto intervento per gli approvvigionamenti integrativi a mezzo di autocisterne.