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Centrodestra in pieno fermento in vista delle elezioni amministrative del prossimo autunno. Dopo lo stop imposto dalla quarantena e il rinvio della consultazione elettorale stabilito dal governo, i partiti hanno ripreso l’attività.
Tra le novità di rilievo delle ultime settimane il cambio alla guida di Fdi con l’arrivo di Denis Nesci nella qualità di commissario provinciale in sostituzione di Edmondo Cirielli, considerato responsabile della formazione delle liste per le regionali e quindi anche della scelta di Domenico Creazzo finito agli arresti ancora prima della proclamazione del nuovo Consiglio.
Giorgia Meloni, che non vuole disperdere il patrimonio di consensi ottenuto sul territorio, spera adesso di far salire il livello dell’azione politica e di reclutamento della classe dirigenti.
Coalizione a trazione Fi-Fdi
Nesci sta muovendo i suoi primi passi e pare che il feeling raggiunto con il commissario provinciale di Forza Italia Francesco Cannizzaro sia stato immediato. Tanto che in tanti vedono la possibilità che in riva allo Stretto si possa delineare una coalizione di centrodestra a trazione Forza Italia – Fratelli d’Italia, con la Lega in una posizione leggermente defilata. Del resto le difficoltà “organizzative” del partito di Matteo Salvini si sono notate già nella formazione delle liste per le regionali che subito dopo, al momento della composizione della giunta di Jole Santelli.
Il commissariamento di Fdi ha poi reso ancora più marginali le posizioni dell’area degli ex scopellitiani che facendo nascere su facebook l’associazione “BforReggio”, hanno provato a riproporre la candidatura a sindaco dell’ex presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino.
Reggio centrale nel progetto regionale
In questo momento, insomma, rimane Francesco Cannizzaro l’uomo che darà le carte al tavolo dell’interpartitica del centrodestra in vista della scelta del candidato sindaco. Intanto perché Forza Italia ha avuto il risultato più importante alle ultime elezioni regionali e poi perché Reggio è tornata a salire nella considerazione del governo guidato da Jole Santelli. Il gruppo reggino ha espresso sia il capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Giovanni Arruzzolo, che l’assessore Domenica Catalfamo, la quale riassume su di sé le deleghe più pesanti dell’esecutivo.
Tanti i delusi del centrosinistra
E Cannizzaro, forte di questo ruolo, ha già avviato una serie di interlocuzione con tutte le aree del centrodestra e anche con coloro che stanno cercando nuove collocazioni in vista delle elezioni. I “delusi” della gestione Falcomatà crescono ogni giorno di numero tanto che sarà difficile ritrovare nelle liste che appoggeranno il sindaco uscente tanti nomi dell’elezioni di 6 anni fa. E sono tanti che si muovono, sotto traccia, per trovare spazio nelle liste del centrodestra.
Oltre ai partiti tradizionali, infatti, sono pronte a fare ingresso nella coalizione ulteriori liste (almeno due o tre), che saranno la traduzione dei movimenti in atto anche nella cosiddetta “società civile”. Anzi, a quanto pare, queste liste sarebbero già state in grado di essere in campo anche se le elezioni si fossero svolte a maggio.
Né può essere dimenticato che già alle ultime regionali si è già assistito ad un fenomeno di “transumanza” con i consiglieri comunali del centrosinistra Demetrio Marino e Nicola Paris arrivati alla corte di Fdi e Udc. Paris è anche riuscito a ottenere l’elezione con i centristi e adesso siede a palazzo Campanella. Molti mesi prima li aveva preceduti Emiliano Imbalzano, da tempo punto di riferimento in Consiglio comunale della Lega.
Pazzano e Marcianò lavorano ai fianchi
Il vento della vittoria sembrerebbe insomma gonfiare le vele del centrodestra con Falcomatà che vede i propri progetti politici attaccati anche da sinistra dove le forze di riferimento appoggeranno l’avventura di Saverio Pazzano, da tempo in campo con la “Strada”. Un’azione di disturbo, inoltre, viene condotta anche dall’ex assessore della giunta Falcomatà Angela Marcianò che continua a raccogliere le forze per valutare una propria candidatura a sindaco.
Il profilo del candidato sindaco
Rimane, però, il nodo del candidato sindaco che possa unificare il centrodestra. Ma anche da questo punto di viste le ultime giornate segnalano movimenti importanti. Il profilo allo studio sarebbe fuori dalle logiche di partito, seppure in grado di incarnare un progetto politico. Una figura non espressione diretta di un partito, con grande esperienza, in grado di amministrare la Città in uno dei momenti più difficili. Sul tavolo del centrodestra, alla prossima interpartitica, potrebbero arrivare due dviersi identikit, relativi a un uomo e una donna, che rispondono a queste caratteristiche.