Quindici condanne e un’assoluzione. È questo il verdetto emesso dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Locri nei confronti di 16 imputati accusati a vario titolo di corruzione e falso nel troncone abbreviato (il rito che prevede lo sconto di un terzo della pena) del procedimento scaturito dall’inchiesta “Sua Sanità”. La pena più alta è stata inflitta a G.T., condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione. Per lui anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Due anni anche a G. N., G. A. e L.P. Per questi due ultimi il giudice ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Assolta per non aver commesso il fatto G. P.

I fatti sarebbero stati commessi all’ospedale di Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022. Secondo quanto emerso dalle indagini, il rilascio da parte di alcuni indagati di certificazioni sanitarie attestanti diagnosi non corrispondenti alla realtà sarebbe avvenuto dietro la pattuizione di somme di denaro o di altre utilità.