giovedì,Marzo 28 2024

‘Ndrangheta nella sanità, arrestato il consigliere regionale Nicola Paris. L’ELENCO DEGLI INDAGATI

Nell'elenco figurano personalità di spicco della sanità e imprenditori. Accertata l'esistenza di una associazione per delinquere finalizzata ad una serie di reati

‘Ndrangheta nella sanità, arrestato il consigliere regionale Nicola Paris. L’ELENCO DEGLI INDAGATI

Sono 24, in totale, le persone indagate nell’inchiesta “Inter nos” eseguita nella mattinata di oggi dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Reggio Calabria. Diciassette le persone attinte da misura cautelare, altri sette indagati a piede libero. Fra loro c’è anche il consigliere regionale Nicola Paris, eletto alle scorse elezioni regionali con 6.358 preferenze con l’Udc da cui oggi è però uscito. Paris, dipendente della Hitachi Rail, ha una lunga carriera politica alle spalle, iniziata dal consiglio circoscrizionale per approdare poi in consiglio comunale e quindi alla Regione. Oggi è stato arrestato dai finanzieri e sottoposto ai domiciliari.

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L’inchiesta “Inter nos”

Secondo quanto appurato dai finanzieri, con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria, vi sarebbe stata una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di corruzione, turbata libertà degli incanti, astensione dagli incanti e, più in generale, di delitti contro la pubblica amministrazione. Di questo reato rispondo, però, al momento, 11 dei 24 indagati.

Per come emerso, il sodalizio investigato, al fine di poter fornire lecita giustificazione agli ammanchi di denaro dalle casse sociali connesse alle indebite elargizioni, era solito fare ricorso a false fatturazioni emesse da imprese compiacenti, con le quali erano sono in essere, altresì, leciti rapporti commerciali.

Nel corso delle investigazioni, inoltre, sono stati cristallizzati specifici episodi di corruttela che hanno coinvolto anche il Direttore della Struttura Complessa Gestione Risorse Economico Finanziarie dell’A.S.P. di Reggio Calabria, in capo al quale sono state accertate indebite dazioni di denaro e altre utilità (un costoso Smartphone) da parte di taluni degli imprenditori investigati, in rapporti di reciproci vantaggi, concretizzatisi per questi ultimi in una “corsia preferenziale” per il pagamento delle prestazioni rese.

Il rapporto del citato Direttore con gli indagati era diventato così stretto che gli stessi si sono attivati al fine di consentire a questi di ottenere una proroga nell’incarico di prossima scadenza, il tutto attraverso l’intermediazione di un consigliere della Regione Calabria (attinto da misura cautelare degli arresti domiciliari) – la cui campagna elettorale era stata, tra l’altro, sostenuta da alcuni degli indagati medesimi.

L’attività svolta ha altresì permesso di rilevare come le componenti l’ATI abbiano svolto con modalità difformi da quelle previste i servizi straordinari di sanificazione e disinfestazione – affidati dall’ASP a seguito del diffondersi dell’epidemia da nuovo coronavirus – da effettuarsi presso i diversi presidi ospedalieri della Provincia di Reggio Calabria.

Ancora, è stato accertato che gli indagati, in piena crisi pandemica, si appropriavano indebitamente dei dispositivi di protezione individuale anti-COVID19, sottraendoli finanche al personale sanitario impegnato in occasione dell’emergenza nonché si sottoponevano indebitamente alla relativa vaccinazione (prevista, all’epoca dei fatti, solo per individuate categorie).

Da ultimo, sono state acclarate condotte estorsive poste in essere da alcuni indagati, i quali pretendevano da individuati dipendenti la restituzione di una quota parte mensile dello stipendio da questi percepito (pari a circa 250 euro, ogni mese).

L’attività in rassegna testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel delicato settore del contrasto alle organizzazioni criminali di matrice ‘ndranghetistica, nonché alle proiezioni ed infiltrazioni mafiose nell’economia legale in genere.

Di seguito l’elenco delle persone coinvolte nell’operazione odierna.

Persone sottoposte alla custodia cautelare in carcere

  1. Chilà Domenico, cl.’63
  2. Chilà Antonino cl. 67
  3. Lauro Giovanni cl. ‘77
  4. D’Andrea Antonino cl. ‘85
  5. Macheda Francesco cl. ‘49
  6. Calabrò Nicola cl. ‘ 50
  7. Corea Giuseppe cl. ‘69
  8. Costarella Massimo cl. ‘64
  9. D’Andrea Mario Carmelo cl. ‘55

Persone sottoposte agli arresti domiciliari

  1. Ambrogio Filomena cl. ‘57
  2. Zaccuri Angelo cl. ‘56
  3. Delfino Lorenzo cl. ‘67
  4. Piccolo Sergio cl. ‘77
  5. Valente Gianluca cl. ‘75
  6. Idà Salvatore cl. ‘64
  7. Paris Nicola cl. ‘81

Sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio:

  1. Galletta Giuseppe Giovanni cl. ‘58

Indagati a piede libero

  1. Martorano Bruno cl. 75
  2. Costantino Antonio cl. ‘67
  3. Luvarà Fortunato cl. ‘51
  4. Pennestrì Rosalba cl. ‘57
  5. Minniti Angela cl. ‘63
  6. Squillacioti Grazia Rosa Anna cl. ‘50
  7. Sarica Francesco cl. ‘51

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