Hanno deciso di non rispondere gli indagati Salvatore Virzi, Giovanni Barilà e Antonino Malaponti, professionisti ritenuti al vertice dell’associazione criminale creata con l’obiettivo di evadere le imposte per conto dei clienti dello studio commerciale, e destinatari della misura cautelare della interdizione dall’esercizio della professione. Durante l’interrogatorio di garanzia con il gip Campagna, hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, dunque.

Contattato il legale dei tre indagati, l’avvocato Alfredo Foti del Foro di Roma, questi ha precisato come sia stata una scelta difensiva «doverosa in quanto, considerati i tempi assolutamente ristretti, non è stato chiaramente possibile  analizzare compiutamente le plurime e complesse contestazioni» elevate nei confronti dei propri assistiti i quali, per l’effetto, «non erano evidentemente nelle condizioni processuali di poter esaustivamente rispondere all’interrogatorio». Anche l’altro indagato gravato da misura, Riccardo Toscano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.