giovedì,Aprile 25 2024

Reggio, amministrazione giudiziaria per i supermercati Eurospin

Le indagini avrebbero disvelato uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attività economiche dell’impresa ed esponenti della 'ndrangheta o collusi

Reggio, amministrazione giudiziaria per i supermercati Eurospin

La Direzione investigativa antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica sicurezza, e il Comando
provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla locale Procura Distrettuale Antimafia, diretta dal Dr. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento con il quale il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria – ex art. 34 del codice antimafia – nei confronti della società per azioni Eurospin Sicilia, con sede nella città di Catania, una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della distribuzione alimentare, con oltre 100 punti vendita in Calabria e Sicilia, con un fatturato annuo di circa 900 milioni di euro e 2500 dipendenti.

Il complesso esame degli elementi d’indagine, tra cui le risultanze dell’operazione Planning, sempre condotta dalla Dia e dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Reggio, avrebbe disvelato la sussistenza di uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attività economiche dell’impresa – in particolare l’espansione commerciale sul territorio – ed esponenti della ‘ndrangheta o collusi con questa. Difatti, l’edificazione e la ristrutturazione di alcuni punti vendita presenti nella città e nella provincia del capoluogo reggino sarebbero avvenuti attraverso imprese, formalmente intestate a prestanome, ma, di fatto, gestite da imprenditori contigui alla criminalità mafiosa locale, favorendo anche in maniera indiretta l’arricchimento delle consorterie criminali.

In tale contesto sarebbe emerso che l’infiltrazione mafiosa avrebbe fortemente condizionato le scelte aziendali dell’impresa committente. Pertanto il Tribunale, allo stato del procedimento e fatte salve le future valutazioni nel merito, avendo rilevato la sussistenza di sufficienti indizi per ritenere che l’attività posta in essere nella gestione dell’impresa, seppur colposamente, abbia agevolato imprenditori che operavano nell’interesse della ‘ndrangheta, ne ha disposto l’amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno, al fine di arginarne la contaminazione mafiosa.

Al centro dell’indagine che ha portato all’amministrazione giudiziaria, c’è l’esecuzione di opere edili volte all’apertura di nuovi punti vendita come quello realizzato a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, e quello che dovrebbe nascere a Siderno, nella Locride. Lavori che sono stati affidati dall’Eurospin alla società “Leg Srl” che, nell’ambito dell’inchiesta “Planning” è emerso essere gestita da Giampiero Gangemi, ritenuto dalla Dda imprenditore di riferimento della ‘ndrangheta.

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