«Roma non è di nessuno, fidati… Milano è più controllabile». C’è un piccolo compendio di sociologia criminale nella frase che Antonio Bellocco rivolge al suo amico Marco Ferdico, uno dei capi ultrà del triumvirato che guidava la curva interista (il terzo era Andrea Beretta, che ha ucciso Bellocco a coltellate lo scorso 4 settembre). La considerazione fa da corollario a un discorso sui rapporti con alcuni tifosi della Lazio. Un passaggio, quello con i supporter biancocelesti che evidenzia, secondo i magistrati della Dda di Milano, il ruolo di Bellocco all’interno della curva Nord interista. 

Bellocco, pur non essendo un tifoso storico dei nerazzurri, ha voce in capitolo anche sulle questioni che riguardano i gemellaggi. È per questo che commenta assieme a Ferdico e Matteo Norrito, altro esponente della tifoseria, l’incontro “chiarificatore” a Cernusco sul Naviglio «tra esponenti del direttivo della curva Nord e gli ultrà laziali, giunti da Roma appositamente per parlare della vicenda del gemellaggio». Continua a leggere su LaCnews24.it