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Sviluppo del territorio, bellezza e legalità. Armi fondamentali per contrastare la criminalità organizzata e quanti intendono soffocare una terra dal potenziale mai realmente espresso o scoperto. E a delineare un quadro che, però, non si rassegna e guarda al futuro è stato il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro che guarda agli anticorpi di cui l’intera società deve munirsi per sconfiggere un male che da troppo tempo tiene sotto scacco questa terra e il suo sviluppo.
«La legalità è un concetto non soltanto etico e culturale, ma è vita quotidiana. I nostri territori devono essere liberati dal cancro che li lega a uno sviluppo incompleto. Una società che ha ancora al suo interno meccanismi mafiosi è chiaro che non può avere uno sviluppo massimo, e noi dobbiamo liberarci attraverso degli anticorpi. Gli anticorpi sono la forza che le istituzioni mettono nel combattere questo fenomeno. La forza che la società ha di reagire e di lottare insieme a noi. Altrimenti sarà molto complicato».
E tutti giocano un ruolo fondamentale nella lotta alla ‘ndrangheta. Imprenditori che hanno il coraggio di denunciare e liberarsi dalla gogna del pizzo, associazioni e realtà territoriali pronte a divulgare la bellezza della cura del bene comune, la scuola in prima linea per estirpare fin da subito il male che si annida in modo subdolo. L’impegno, infatti, ha confermato il Prefetto, non basta, solo da parte degli imprenditori, a quanto pare. Abbiamo avuto degli esempi, delle testimonianze di imprenditori coraggiosi che hanno visto uno Stato vicino a chi ha denunciato, però serve anche uno sforzo collettivo partendo dai più piccoli.
«Gli imprenditori che denunciano sono fondamentali, perché il principio che noi dobbiamo insegnare è di non voltarsi mai dall’altra parte se qualcuno subisce un torto, e quindi il rispetto reciproco passa per il rispetto dei diritti degli altri. Cominciando da questo, si sviluppa poi il discorso nelle nostre società. Io non posso girarmi dall’altra parte se vedo che qualcuno subisce un torto; se qualcuno denuncia, devo essergli vicino. Quindi è chiaro che gli anticorpi di cui parliamo passano anche attraverso lo studio e l’applicazione di tutte quelle misure che sono a vantaggio delle imprese e degli imprenditori che denunciano».
E Reggio Calabria in tal senso pare stia facendo un percorso in salita che, come confermato dal Prefetto, ha già prodotto e continua a produrre risultati in termini di contrasto alla criminalità organizzata. Risultati che non possono e non devono far abbassare la guardia. Anzi, bisogna alzare l’attenzione guardando alle istituzioni affinché si dotino di quegli anticorpi necessari a impedire infiltrazioni.

