di Alessia Truzzolillo – Il clima all’interno del liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme, finito nella bufera per l’alterazione dei voti, era teso e diviso tra la cordata che appoggiava la dirigente Teresa Goffredo e un manipolo di professori che si opponeva manifestamente alla gestione dell’istituto. Le denunce sono arrivate, in prima battuta, alla Procura di Lamezia Terme e, in seguito, all’Ufficio scolastico regionale. Una battaglia senza esclusione di colpi. In medio stat virtus dicevano i saggi antenati: per dirimere la questione, però, non sarà sufficiente la saggezza antica, serviranno carte bollate e udienze.
Da una parte stava un gruppo di docenti vicini alla preside, dall’altra un piccolo gruppo che la stessa preside non ha esitato a definire “dissidenti” – come racconta la chiusura indagini della Distrettuale di Catanzaro che oggi vede la dirigente indagata insieme ad altre nove persone. Sono stati gli oppositori che hanno tempestato di esposti l’Ufficio scolastico regionale (Usr) retto, fino a poco tempo fa, da Antonella Iunti.

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