«Quello che è stato fatto è stato un lavoro di coinvolgimento anche degli esercenti commerciali e di tutto il contesto che poi anima la movida. Sicuramente le persone in primis, e quindi fruitori, ma anche chi fornisce i servizi. E l’idea che è stata perseguita è stata quella di godere dell’estate, e quindi anche della movida in modo sereno. La sicurezza non deve essere garantita solo da interventi di repressione».


Si è conclusa la stagione estiva a Reggio Calabria e la prefettura guidata da Clara Vaccaro traccia un bilancio positivo su quelli che sono stati risultati ottenuti nella gestione di una movida che ha messo da parte risse e violenze. Non repressione ma prevenzione, dunque, con gli accordi e gli interventi preventivi si è garantita una stagione positiva.


«Abbiamo cercato di lavorare sulla prevenzione. Chiaro che ci saranno e ci sono stati, come sempre, dei momenti in cui l’intervento repressivo delle forze dell’ordine è stato necessario ma nel contesto l’organizzazione che è stata messa in atto, chiaramente con la collaborazione del Comune, della Camera di Commercio, delle rappresentanze delle degli esercizi commerciali, ha consentito di governare meglio e quindi di rendere più fruibile gli spazi per tutti».


E lavorare sull’educazione civica è l’impronta da seguire per educare i giovani al rispetto del bene comune. «I giovani devono poter fruire di tutti gli spazi che una città come Reggio può offrire, soprattutto d’estate, però è corretto e giusto che il divertimento di ciascuno si fermi e si limiti per il rispetto degli altri. E quindi è un tentativo, è una strada, è un inizio di dialogo anche con i giovani perché loro possano usufruire di tutti gli spazi ma nello stesso tempo rispettarli e anche il rispetto significa non devastare, non sporcare degli spazi molto belli, come quelli che sono stati aperti sull’ex tempietto, che sono belli da vedere, pieni di vita e di gioia, ma che è compito di ciascuno anche preservare».