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Durante la puntata odierna di “Dentro la Notizia” condotta da Francesca Lagoteta, abbiamo affrontato uno dei temi più delicati e attuali: le truffe ai danni degli anziani. In diretta, con testimonianze e dati concreti, abbiamo approfondito il fenomeno insieme a rappresentanti della Polizia di Stato della Questura di Reggio Calabria, che stanno lavorando in prima linea per contrastare questo genere di crimini. Le interviste, raccolte nel corso della trasmissione, hanno messo in luce l’importanza del progetto NOSS, il successo degli interventi sul territorio e l’imprescindibile ruolo della prevenzione e della sensibilizzazione in una lotta che riguarda da vicino tutta la comunità.
Le truffe ai danni degli anziani rappresentano un fenomeno in continua crescita in Italia, e Reggio Calabria non è esente da questo pericoloso trend. Sempre più spesso, malviventi senza scrupoli approfittano della vulnerabilità delle persone anziane, colpendole in momenti di solitudine o fragilità emotiva. L’obiettivo di questi truffatori è ottenere denaro o beni preziosi, ricorrendo a inganni che simulano emergenze familiari o proponendo servizi inesistenti.
Negli ultimi anni, la risposta delle forze dell’ordine si è intensificata, soprattutto attraverso campagne di sensibilizzazione mirate. A Reggio Calabria, uno dei progetti di punta in questo ambito è NO.S.S. («Non Siete Soli»), un’iniziativa fortemente voluta dalla Polizia di Stato per proteggere le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani. Il progetto, già avviato in diverse località calabresi come Gioia Tauro, si propone di creare una rete di informazione e prevenzione che coinvolga direttamente i cittadini. Durante gli incontri pubblici organizzati dalla Polizia, gli anziani hanno la possibilità di conoscere da vicino le tecniche più utilizzate dai truffatori e di imparare come difendersi.
Durante l’intervista in diretta con la giornalista Elisa Barresi, Maria Grazia Milli, Capo di Gabinetto della Questura di Reggio Calabria, ha sottolineato il successo del progetto NOSS: «Questo progetto ci è venuto in mente proprio per combattere il fenomeno delle truffe contro soggetti deboli come gli anziani. Possiamo dire di essere molto soddisfatti, perché finora abbiamo avuto una grande risposta da parte della cittadinanza. Abbiamo incontrato circa 1.800 anziani in cinquanta incontri, e la partecipazione è stata davvero attiva e gratificante». Un esempio virtuoso di come la sicurezza possa essere promossa attraverso la prossimità e il rispetto reciproco.
La Polizia ha messo in campo un approccio chiaro e diretto, anche con l’utilizzo di materiali didattici a fumetti, per rendere le informazioni accessibili a tutti. L’obiettivo principale è fornire agli anziani strumenti pratici per riconoscere i tentativi di truffa e reagire prontamente. Le truffe, infatti, sono spesso perpetrate da persone che si spacciano per professionisti di vario tipo, come falsi marescialli dei Carabinieri, operai Enel o venditori di pietre preziose. «Questi criminali inventano sempre nuove professioni per raggirare gli anziani», ha spiegato la dottoressa Milli, sottolineando che gli episodi più comuni riguardano telefonate ingannevoli in cui viene raccontato che un figlio o un nipote è rimasto coinvolto in un incidente e che per risolvere la situazione è necessaria una somma di denaro.
La realtà, purtroppo, dimostra che le richieste di denaro possono essere anche molto alte: «Ci sono state truffe per oltre 10.000 euro, e spesso le persone hanno consegnato beni di valore affettivo come monili d’oro. Questo rende il raggiro ancora più crudele», ha aggiunto Milli.
Il lato umano dietro la divisa: testimonianze dalla Polizia
Oltre ai numeri e ai successi professionali, ciò che emerge chiaramente dalle testimonianze degli ispettori coinvolti nel progetto NOSS è l’importanza dell’aspetto umano dell’iniziativa. L’ispettore Antonio La Russa ha raccontato di come gli anziani si siano avvicinati alla Polizia non solo per denunciare tentativi di truffa, ma anche per ringraziare personalmente gli agenti per il loro lavoro. «Abbiamo registrato 189 telefonate da parte di anziani che ci hanno raccontato di essere stati contattati per una truffa, e molti di loro hanno chiuso subito la telefonata, evitando il raggiro. Questo è per noi motivo di grande soddisfazione», ha spiegato La Russa, ricordando un episodio in particolare in cui sette anziani, nello stesso giorno, sono stati contattati da truffatori e, grazie alle informazioni ricevute dalla Polizia, hanno evitato la truffa e denunciato immediatamente.
Il sovrintendente Luigi Caliciuri ha invece raccontato un momento toccante vissuto durante uno degli incontri organizzati in una parrocchia: «Alla fine dell’incontro, ci hanno invitato a una tavola preparata per noi, un gesto di accoglienza che ci ha davvero colpito. È in questi momenti che capisci l’importanza del lavoro che fai, non solo come poliziotto, ma come persona». Il progetto NOSS, infatti, non si limita a prevenire e contrastare i reati, ma mira a creare un legame di prossimità e fiducia tra gli anziani e le forze dell’ordine.
Un progetto che guarda al futuro
Il progetto NOSS proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori incontri. Entro la fine del 2024, si prevede di organizzare oltre cinquanta appuntamenti con gli anziani, toccando tutte le zone della città e arrivando anche nei comuni limitrofi. Come sottolineato dalla dottoressa Milli, l’obiettivo è quello di rendere l’iniziativa itinerante, per poter raggiungere il maggior numero possibile di persone. «Abbiamo già visitato chiese, circoli culturali, associazioni e perfino scuole di ballo, e il riscontro è stato straordinario», ha dichiarato Milli, aggiungendo che il dialogo diretto con gli anziani si è rivelato lo strumento più efficace per diffondere informazioni e creare consapevolezza.
Il riconoscimento del San Giorgio d’Oro
A dimostrazione dell’efficacia del progetto NOSS e dell’impegno costante della Polizia di Stato nella tutela dei cittadini, la Questura di Reggio Calabria ha recentemente ricevuto il prestigioso Premio San Giorgio d’Oro, uno dei riconoscimenti più importanti della città. Questo premio, assegnato annualmente per onorare personalità e istituzioni che si distinguono nel sociale e nella promozione del bene comune, è stato conferito alla Polizia di Stato proprio per il progetto NOSS e l’attività capillare svolta sul territorio. «Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio, perché testimonia l’importanza del lavoro che stiamo facendo per proteggere i più deboli», ha dichiarato Milli. Il Premio San Giorgio, come noto, viene attribuito da Anassilaos e viene conferito solo a coloro che si sono distinti per il loro impegno a favore della collettività, come già accaduto in passato per importanti personalità del panorama sociale e culturale calabrese.

