«È successo ancora, non possiamo continuare ad assistere impassibili alle continue aggressioni al personale sanitario che si verificano presso il carcere di Arghillà. Nel turno pomeridiano di sabato, un detenuto ha colpito in maniera immotivata, con uno schiaffo al volto, un infermiere mentre consegnava la terapia allo stesso».

Questo il racconto, in una nota stampa, del segretario territoriale NurSind Reggio Calabria Vincenzo Marrari.

«Il carcere di Arghillà, con un importante sovraffollamento, sta diventando “deposito” di detenuti problematici che hanno creato disordini negli altri istituti regionali. La gestione regionale dell’amministrazione penitenziaria continua a vanificare gli sforzi dell’Asp di Reggio che, nonostante continui investimenti nel settore, è in continua difficoltà nel reperire risorse umane proprio per le criticità logistiche».

«Nell’esprimere piena solidarietà all’infermiere che, nonostante fosse provato dalla violenta aggressione, ha regolarmente continuato il proprio turno di servizio, il NurSind sollecita l’amministrazione penitenziaria a garantire controllo e sicurezza all’interno degli istituti e a intervenire in maniera decisa sull’organizzazione regionale prima che accadano eventi irreparabili».