«L’insussistenza del reato appare evidente. Le risultanze probatorie acquisite prestano il fianco a molteplici rilievi, giacché contengono esclusivamente un mero principio di prova che, però, è rimasto confinato a mera suggestione». È quanto scrivono i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, presieduta da Filippo Leonardo, che lo scorso settembre, su richiesta della stessa Procura generale, ha assolto l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, imputato di scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito del processo “Eyphemos” nato da un’inchiesta della Dda reggina. 

Secondo i pm il politico sarebbe stato appoggiato, nelle elezioni politiche del 2018, dalla cosca Alvaro e in particolare dal presunto boss Domenico Laurendi di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Continua a leggere su LaCnews24.it