di Marco Cribari – Lo stesso giudice che aveva emesso la misura cautelare, l’ha revocata con effetto immediato. È accaduto al già direttore d Neuroradiologia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, Antonio Armentano, indagato insieme ad altre ventotto persone nell’ambito dell’inchiesta in tema di appalti e sanità – nome in codice “Sartoria” – con le accuse di corruzione, tentata truffa e rivelazione di segreto d’ufficio. Per questo motivo, nei giorni scorsi, il medico era stato colpito da un provvedimento di sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e servizi, ma è qualcosa che lui stesso può derubricare oggi alla stregua di brutto sogno.

Per convincerlo, è bastato l’interrogatorio di garanzia del diretto interessato, un passaggio procedurale che, nove su dieci, non giova in alcun modo all’indagato, ma che nel caso del professionista di origine cosentina, ha avuto un effetto determinante. 

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