martedì,Aprile 23 2024

Reggio Calabria, alla scoperta della Casetta blu: luogo del cuore

La proprietaria, Maria Antonietta Zuccalà: «Vogliamo creare uno spazio che possa essere un punto d’incontro per le persone che hanno da sempre sentito un fascino ed un affetto per il luogo»

Reggio Calabria, alla scoperta della Casetta blu: luogo del cuore

Alzi la mano chi tra voi non ha fantasticato passando davanti alla “Casetta blu”. I suoi muri colorati hanno ispirato leggende, sogni e persino opere artistiche: libri, disegni e dipinti. Passando sulla 106, all’altezza di Bocale, sostando magari nelle ore di punta dopo il tramonto, al ritorno dal mare, la luce del sole che saluta ben si sposa con l’atmosfera, romantica e misteriosa, del rudere in stile liberty.

Circondata da un terreno, per chi ha avuto la fortuna di potervi accedere, la casa racconta di un passato recente: le pareti colorate delle stanze portano odori che si perdono nel tempo. Sparsi gli oggetti di uso comune, impronte di vita: quel che resta di una cucina, il forno…

Maria Antonietta Zuccalà, la proprietaria

Per la prima volta la proprietaria della Casetta blu, Maria Antonietta Zuccalà, ha deciso di condividere la conoscenza di questo luogo, anticipando una serie di iniziative in programma.

«La Casetta blu per me rappresenta la decisione di prendermi cura delle mie radici, che non sono solo proprietà di famiglia che ho deciso di rimettere in vita, risistemare. Ma che sono anche situazioni e relazioni che vengono dal passato e che era importante mettere a posto. Ma non solo. La casetta blu rappresenta l’avere scoperto che, dietro questa che è una proprietà di famiglia da tantissimi anni, c’è un luogo del cuore per la comunità di Reggio Calabria. Un luogo che ha ispirato storie, racconti e fantasie, che è un immaginario collettivo molto prezioso.  Credo che la cosa importante non sia la storia privata di questa casa, ma le storie che le persone, singolarmente, hanno immaginato intorno a questa casa. Ed è questo un patrimonio prezioso».

Dopo anni di immobilità e di attesa qualcosa si muove per la Casetta blu, pronta a tornare a nuova vita, senza essere snaturata. E nel futuro prossimo nuovi progetti sono in arrivo.

«Vogliamo recuperare e ristrutturare e conservare la casa così com’è. Non modificare quasi nulla. Il progetto più importante è quello di creare uno spazio che sia di tutti. Quindi non uno spazio privato solo per la famiglia, ma uno spazio che possa essere un punto d’incontro per le persone che hanno da sempre sentito un fascino ed un affetto per questa casa. Ed è nostra intenzione chiedere, a chi lo vorrà, di prendere parte a questa ristrutturazione e rimessa in vita del luogo».

Non è importante la storia che c’è dietro la casa, ben vengano le fate o i fantasmi che ciascuno giura di aver visto dietro i vetri. È importante il sentimento di condivisione che unisce chi per la casa ha avuto occhi e cuore. Ed è proprio questo il prodigio realizzato dalla Casetta blu, unire tutti in un luogo che diventa un sogno, in una terra che, invece, da secoli è dominata da egoismi e divisioni.

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