Libro Gianni Versace, il fratello Santo: «Una liberazione da tutte le cicatrici»
Partecipata presentazione del volume autobiografico in cui l’imprenditore racconta la forza dalle radici della sua famiglia
«Con la sua forza ha chiuso tutti i miei traumi, mi riferisco a Francesca, mia moglie, reggina quanto tutti noi». Apre così Santo Versace, a palazzo Alvaro a Reggio, la presentazione del suo libro “Fratelli. Una famiglia italiana”.
Non nasconde l’emozione e la gratitudine di far parte di questa storia Francesca De Stefano Versace, al tavolo col marito per aprire le pagine del libro e della vita passata. Il racconto «di una storia straordinaria di una famiglia di Reggio che parte da una sartoria, dall’amore di Franca e Nino, col piccolo Gianni che gattona tra pizzi e merletti».
L’amore per Reggio
Una Reggio, che a dispetto dei denigratori e al cospetto di una sala Perri stracolma, dimostra di amare questa famiglia che ha tenuto alto il nome della città mondo, grazie al genio di Gianni. «Essere reggini è stato fondamentale nel nostro modo di essere e di vivere. Le nostre radici sono qui. Nel libro e nella storia si percepisce. Io e mio fratello – chiarisce Santo – per lavoro siamo andati fuori, ma mia madre e mio padre sono stati qui».
La storia
Una storia che si anima da quel primo negozio nato dalla sartoria della signora Franca, alla sua scomparsa diretto da Maria vittoria Ramirez: «Donna straordinaria e di grande classe. La sua morte è stata un colpo duro» ricorda Santo. Così come quella di Gianni che ha lasciato una grande cicatrice nel cuore. «Mi manca il suo sorriso, il suo essere eterno bambino».
Il libro arriva dopo molti anni. Santo solo ora ha trovato la forza di scrivere i ricordi della sua vita trascorsa accanto a Gianni. Un processo lungo e doloroso che parte della forza delle radici della famiglia. «La biografia è un po’ una liberazione da tutte le cicatrici. Un libro in cui c’è tutta Reggio, dall’inizio alla fine. Quando torno a Reggio il cuore, l’anima e lo spirito si riuniscono con il corpo che in giro per il mondo».
La fondazione
Come confessa l’imprenditore a guarirlo dai traumi è stata la moglie Francesca De Stefano, con la quale condivide il sogno della Fondazione Santo Versace per sostenere e aiutare le persone che vivono in condizioni di fragilità e di disuguaglianza sociale. «Teniamo moltissimo alla fondazione – chiarisce De Stefano – perché non avendo avuto figli per noi è come se la fondazione fosse il nostro bambino. La fondazione si occupa di stare accanto ai più fragili, a chi davvero ha bisogno d’aiuto. Sostiene enti, associazioni e fondazioni meritevoli, secondo il nostro punto di vista. È il nostro progetto d’amore più grande. È il nostro amore che continua negli altri».
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