È morto Antonio D’Amico, compagno di Gianni Versace
A Reggio erano venuti in visita insieme, alla fine degli anni Ottanta. Erano in vacanza in barca in Sicilia e Gianni aveva insistito per scendere a Scilla
Si è spento Antonio D’Amico, stilista e compagno di Gianni Versace. Aveva 63 anni e da mesi combatteva contro un brutto male. È stato il manager e amico Rody Mirri a dare la notizia. Dal 2002 viveva a Manerba del Garda.
La sua vita era cambiata dalla mattina del 15 luglio 1997. D’Amico, compagno di vita, per ben quindici anni, dello stilista reggino, era seduto a fare colazione quando aveva sentito gli spari di Andrew Cunanan. Fu il primo a correre in aiuto di Gianni, sanguinante sulle scale di villa Casuarina.
Furono gli spari a porre fine alla favola, proprio nella casa di Miami, città che li aveva adottati. Per D’Amico, che con Versace aveva diviso affetto e lavoro, furono anni di dolore, vissuti tra la vita e la morte. Lo stilita pugliese aveva trovato la forza di andare avanti, nonostante un dolore che non andava mai via.
La visita a Reggio
A Reggio erano venuti in visita insieme, alla fine degli anni Ottanta. Erano in vacanza in barca in Sicilia e Gianni aveva insistito per scendere a Scilla, arrivare a Reggio a incontrare la cugina Nora, a cui era molto legato. Versace gli aveva mostrato i luoghi in cui aveva vissuto da bambino e, la sua casa di famiglia. Avevano condiviso luoghi di cui prima avevano solo parlato. Quei luoghi così tanto impressi nell’animo dello stilista reggino da aver ispirato i colori e le creazioni.
La stessa scelta di vivere a Miami fu dettata dal fatto che quel posto a Gianni ricordava la sua terra.
La morte di Gianni
Di un cosa Antonio non faceva mistero: secondo lui la morte di Gianni non era stata il gesto di un folle, ma una morte voluta da qualcuno. Non né aveva mai avuto le prove. Ma era convinto che qualcuno, intenzionalmente, lo avesse voluto voluto far uccidere. Le indagini sull’omicidio di Miami sono state archiviate.
