Alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria ha preso il via “Estemporanee Cromie” con Luisa Malaspina, primo evento del trittico culturale del weekend di DiStretto d’Emozioni
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Oggi pomeriggio la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria si è trasformata in uno spazio vibrante, sospeso tra colori, pittura e musica. È così che si è aperto il primo dei tre appuntamenti del weekend culturale del progetto DiStretto d’Emozioni, pensato per attraversare arti e linguaggi diversi dal 21 al 23 novembre.
La Pinacoteca come laboratorio vivo
“Estemporanee cromie”, svoltosi oggi, ha visto protagonista l’artista Luisa Malaspina, impegnata nella realizzazione dal vivo di una grande tela davanti a visitatori della Pinacoteca e spettatori dell’evento. Chi era presente si è fermato naturalmente ad osservare la nascita dell’opera, tra musica di sottofondo e un’atmosfera attenta e raccolta, fino al gran finale accompagnato dagli applausi.
La Malaspina sperimenta il dipingere dal vivo come “una sfida continua”, in cui la tela bianca prende forma insieme a lei e al pubblico. Parla dell’estemporanea come di “un dialogo silenzioso tra me, lo spazio museale e i visitatori”, un processo creativo che non segue un progetto prestabilito, ma il fluire delle emozioni.
Il percorso dell’artista tra arte e benessere
Il cammino professionale di Luisa Malaspina unisce da sempre la creatività alla dimensione olistica. È impegnata nella medicina cinese, nell’arte terapia e in percorsi dedicati anche a ragazzi a rischio.
Questa visione integrata ha trovato casa nel suo studio-associazione AGAPÀO, dove per la prima volta ha dato vita ad una estemporanea in occasione della presentazione del libro di Francesco Villari, intitolato “Il colore del silenzio”. Colpita dal titolo, che richiamava anche il suo mondo, racconta l’artista, sentì il bisogno di conoscerlo e lo invitò nel suo spazio.
Da quel momento si creò un legame immediato con Villari, con il maestro Salvatore Familiari e con Marco Costantino: un gruppo di persone che, quasi per caso, trovò una sintonia profonda attorno alla cultura, alla musica e alla pittura. E da questa esperienza condivisa, insieme agli altri fondatori, nacque il Cartoline Club di Reggio Calabria, un vero presidio culturale in città.
Per il Cartoline Club è stato poi ideato il format Cartoline Rock Tales, una fusione di pittura dal vivo, narrazione e musica: la Malaspina dipinge in estemporanea, Francesco Villari racconta, e le note del maestro Salvatore Familiari accompagnano ogni gesto. Un percorso artistico quello della Malaspina che ha trovato naturale continuità nell’appuntamento odierno alla Pinacoteca.
La voce dell’artista: radici, ascolto e libertà dello sguardo
A margine della performance, la Malaspina ha condiviso con sincerità il flusso emotivo che l’ha guidata durante la realizzazione dell’opera, spiegando come ogni estemporanea rappresenti per lei un momento imprevedibile: «Mi diverto ed è una sfida, non so neanch’io cosa viene fuori ogni volta».
Di fronte alle opere custodite in Pinacoteca, l’artista ha confessato di essersi sentita «molto emozionata, perché è una responsabilità stare dentro un luogo così prezioso». Da quella emozione è nato il desiderio di esprimere «l’amore che provo per questa città, che vedo intensa in tutte le sue sfaccettature».
Nel quadro compare il nome della città in greco, Ῥήγιoν – Rhegion –, accanto a un occhio aperto, che la Malaspina definisce «l’occhio del tempo», e a un volto dagli occhi chiusi, come «in una sorta di meditazione, in ascolto di quella bellezza che spesso non viene vista ma viene sentita». A dominare la scena è il mare, «come se fosse una culla, una sorta di grembo».
Molti dei presenti hanno voluto offrire la propria interpretazione dell’opera: c’è chi ha visto un drago, chi ha richiamato il mito di Scilla e Cariddi. Per l’artista, è proprio questo il vero valore della pittura: «La mia è una forma di amore: lasciare ognuno libero di vedere ciò che vuole, donare libertà negli occhi».
Quanto al titolo, la scelta è caduta sulla semplicità più autentica: «Reggio, per omaggiare la mia città». Si tratta della tela più grande da lei realizzata in estemporanea, una sfida che desiderava affrontare da tempo.
«Sulle dimensioni grandi mi diverto tantissimo, era il momento giusto, nel luogo giusto», conclude l’artista. L’opera “Reggio” resterà esposta alla Pinacoteca Civica per tutta la durata del progetto DiStretto d’Emozioni.
Gli eventi dei prossimi giorni
Il weekend di DiStretto d’Emozioni proseguirà con il suo ricco programma al Teatro Cilea: domani con il Concerto del Conservatorio Cilea alle ore 19:00 e domenica sempre alle 19:00 con il monologo “Un re in ascolto” di Marcello Cirillo, tratto dal testo di Italo Calvino, con scelte musicali di Roberto Palagiano.
Inoltre, domani avranno inizio gli itinerari turistico-culturali per il centro storico guidati da Tommaso Misiano, mentre il 28 novembre si terrà il secondo incontro dei laboratori per bambini e ragazzi “Scopri la città” al Castello Aragonese.
Fino al 27 novembre, ci sarà ancora tempo per visitare la mostra “Buratto, Fili, Bastoni” al Castello Aragonese, con quasi 200 pezzi della collezione Zanella–Pasqualini.

