Ancora una volta l’IC “B. Telesio” di Reggio Calabria si attesta come un istituto particolarmente attento ai dettagli ed a fare scoprire ai propri alunni cosa si nasconde dietro a ciò che si vede. Sabato 4 maggio scorso, gli studenti hanno partecipato ad una sorta di gioco di ruolo, una vera e propria simulazione di un processo minorile che non si ferma alla fase processuale ma guarda anche alle cause che portano un giovane a trasgredire talmente tanto da finire fuori dalla legge.

Cosa c’è dietro un processo? Tante procedure processuali ma soprattutto un processo di errori, per lo più a livello educativo, che a volte sfociano quasi naturalmente nel dramma dell’illecito. Il Progetto ha dimostrato ai ragazzi, ma anche ai docenti ed esperti che ne hanno preso parte, quanto, a volte, il passaggio da una apparente stupida violazione di una semplice regola si possa arrivare a situazioni talmente complesse da apparire quasi irrecuperabili.

Ma quali sono veramente le situazioni senza via di ritorno? Esistono? Gli allievi del Telesio, dopo avere impersonato i vari ruoli che animano un tribunale, ed avere compreso ciò che porta all’errore, hanno conseguentemente compreso l’importanza della coesione, del rispetto reciproco e della solidarietà nei confronti di coloro che, apparentemente per motivi prima incomprensibili, cercano nel reato una strada di vita. Come agire e cosa fare di fronte a chi ruba, a chi bullizza o a chi fa male a se stesso?

I ragazzi, dopo avere compreso le cause che portano a tali atteggiamenti, non hanno avuto dubbi ed hanno puntato sulla rieducazione e risocializzazione. Il Progetto “CIAK … un processo simulato per evitare un vero processo”, giunto alla IX Edizione, progetto regolarmente depositato, ideato dal Presidente Trovato e realizzato in Calabria e in altre Regioni d’Italia dall’Associazione Ciak- Formazione e Legalità – di cui è Presidente la dott.ssa Roberta Mallamaci – e grazie anche al contributo di Callipo Group, della Fondazione CARICAL, dell’ANM (Nazionale e di Catanzaro) e AIMMF (di Catanzaro e Catania) che da anni ne condividono il fine educativo e formativo. L’adesione al citato Progetto, è stata fortemente voluta dalla Dirigente scolastica Marisa Guglielmina Maisano, la quale ha rinnovato l’adesione e la partecipazione alla proposta dell’Associazione Ciak, nella persona del Giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, dott.ssa Roberta Mallamaci. Più attuali che mai sono le tematiche poste alla base di tale Progetto che si prefigge di contrastare i fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e della discriminazione, il tutto correlato all’uso distorto delle tecnologie e dei social, tramite la simulazione di un processo minorile che si è tenuta presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria.

La novità di quest’anno, che costituisce motivo di orgoglio per l’Istituto B. Telesio, è il debutto delle classi quinte Sezioni A e B della Scuola Primaria Plesso G. Ciraolo, guidati dall’insegnante Rosalba Verduci e dal team di tutti i docenti delle classi interessate, tramite una simulazione del processo minorile avente ad oggetto il copione dal titolo “La Maschera”. Gli alunni della Scuola Primaria dell’I.C. B. Telesio sono stati i pionieri per quanto riguarda il progetto Ciak nella provincia di Reggio Calabria e l’entusiasmo e l’impegno profuso dai “piccoli protagonisti” sono stati davvero contagiosi ed encomiabili.

E dopo gli studenti della Scuola Primaria è stata la volta dei “veterani” delle classi III A e della I A della Scuola Secondaria di primo grado, guidati dall’insegnante Carmela Antonia Alati e dagli altri docenti delle classi coinvolte I ragazzi della Scuola Secondaria, invece, hanno realizzato una simulazione del processo minorile, mettendo in scena il copione dal titolo “Una Palestra da Sballo”, basato sulla tematica dell’uso di stupefacenti da parte degli adolescenti. L’incontro si è svolto alla presenza della dott.ssa Roberta Mallamaci e della dott.ssa Sabina

D’Alessandro per l’Associazione Ciak – Formazione e Legalità, le quali hanno coordinato i lavori, interloquendo con gli alunni durante le varie fasi della simulazione, fornendo validi spunti di riflessione sulle misure atte alla rieducazione e alla risocializzazione del reo. Sono intervenuti, altresì, il Sostituto Procuratore, dott. Angelo Gaglioti (che ha tenuto a porgere i saluti del Procuratore dott. Roberto di Palma) e il G.O. dott. Giuseppe Marino, presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, i quali si sono confrontati con gli studenti sulle tematiche oggetto della simulazione, soffermandosi sui compiti del Tribunale per i Minorenni, e, più in generale, ponendo l’accento sulla centralità del ruolo dei minori.

Tutti gli alunni hanno partecipato attivamente al Progetto, guidati dai loro docenti e dalla Referente d’Istituto Cittadinanza e Legalità Margherita Ligato, e hanno ampiamente dimostrato di avere acquisito consapevolezza in ordine ai temi della legalità e della convivenza civile, mettendo in atto le regole del processo, in tutte le sue fasi e nello svolgimento dell’iter processuale. Attenzione particolare è stata data all’istituto della messa alla prova nell’ambito del processo penale minorile, la cd. “MAP”. Gli studenti si sono calati nei vari ruoli, interpretando abilmente il P.M., il Presidente del Collegio del Tribunale, la persona offesa, l’avvocato, l’assistente sociale e così via, il tutto alla presenza di un pubblico d’eccezione: “i familiari” degli alunni, i quali hanno assistito numerosi, con interesse, attenzione e coinvolgimento attivo da parte delle dott.sse Mallamaci e D’Alessandro. La rilevanza delle tematiche trattate, attraverso l’esemplificazione e la fase finale della simulazione, hanno rappresentato un momento di formazione e legalità, connesso alle problematiche inerenti i minori, al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

Non si può non sottolineare che l’esperienza della simulazione processuale in un’aula di Tribunale diventa un momento di riflessione per gli studenti i quali hanno modo di sperimentare attivamente la “legalità”, rappresentando l’“esempio da seguire”, soprattutto in questo particolare e delicato momento storico.

Ed è così che progetti, iniziative come il “Ciak” diventano “opportunità” da cogliere al volo, le cd. “buone pratiche” da attuarsi quotidianamente e non solo in occasioni di particolari ricorrenze. La Dirigente Marisa Maisano e gli studenti e i docenti dell’ I.C. B. Telesio Vi danno, quindi, appuntamento con il progetto Ciak al prossimo anno!.