Coronavirus a Reggio Calabria, Hitachi riapre: al lavoro da domani 31 impiegati e 59 operai

Torneranno a lavoro da domani 31 impiegati e 50 operai dello stabilimento Hitachi di Reggio Calabria. Le decisioni su: come riaprire, come iniziare a lavorare e come ultimare le commesse per il bene del Paese, precisano rsu ed rls della Fim Cisl territoriale a cura Giuseppe e Maurizio Chiarolla, sono state prese in una lunga riunione che è cominciata alle 17 ed è terminata all’una. La trattativa sindacale con l’azienda, con i vertici aziendali di Hitachi ha affrontato la ripresa delle lavorazioni tramite il decreto ministeriale e il codice ATECO della azienda 33.17 dell’allegato 3 del DPCM del 10 aprile 2020.

Il decreto del premier specifica che i trasporti sono essenziali per il Paese, pur  essendo metalmeccanici, i lavoratori della Hitachi di Reggio Calabria, così come quelli delle altre sedi nazionali, sono inscindibilmente legati alla filiera dei trasporti di produzione del materiale rotabile. Servirà consegnare le commesse in finitura, in essere, perché dal 4 maggio andranno in scena i cosiddetti distanziamenti sociali su treni e metropolitane. Serviranno molti mezzi, le commesse in consegna devono subito essere smaltite all’interno degli stabilimenti.

Da domani tornano al lavoro 31 impiegati, i capisquadra per preparare le attività e mantenere il protocollo sanitario siglato in questo periodo con la direzione aziendale e comprensivo di: mascherine, occhiali, guanti, tute protettive, distanziamenti di postazione, sanificazione reparti con prodotti medico chirurgici ad hoc certificati, bagni chimici in cui lavarsi le mani. Il numero dei servizi igienici sarà aumentato per evitare assembramenti. «Dal 4 maggio in poi – chiariscono i sindacalisti – saremo in seicento, rispettando le disposizioni sanitarie vigenti, con distanziamenti e turnazioni».