venerdì,Marzo 29 2024

Roma-Reggio con l’auto elettrica? «Ma quali 52 ore, ne bastano meno di dieci»

Dopo il servizio di LA7 secondo cui sarebbero stati necessari oltre due giorni di viaggio, gli esperti smentiscono la ricostruzione e indicano durata e costi certificati. E le sorprese non mancano

Roma-Reggio con l’auto elettrica? «Ma quali 52 ore, ne bastano meno di dieci»

Il viaggio in auto elettrica da Roma a Reggio Calabria durato 52 ore (quasi due giorni) andato in onda a Piazza Pulita su La7 ha destato tante perplessità. Possibile che i progetti di investimenti e denaro per rendere il Mondo un posto meno inquinato grazie alle auto elettriche siano un fallimento?

Qualcuno questa sfida l’ha raccolta ed è partito da Roma, per raggiungere la città dello Stretto con un’auto elettrica e vedere quanto tempo realmente si impiega. Raccolto il guanto di sfida i risultati sono stati sorprendenti: 9 ore e 40 per fare da Roma a Reggio, 9 ore e 2 minuti per il ritorno, Reggio – Roma. Meno di trenta ore di viaggio totale, tra andata e ritorno, per una spesa di 52 euro.

«I fatti raccontati hanno sollevato le coscienze di chi la mobilità elettrica la vive tutti i giorni – evidenzia Leonardo Spacone – CEO Power Cruise Control – i proprietari di tutta Italia si sono indignati di fronte ad un servizio che ha distorto una realtà dei fatti. Io in prima persona, in quanto sviluppatore di software per facilitare la vita di chi viaggia con l’auto elettrica.

Noi integriamo la connessione temporale con il veicolo leggendo i dati, integriamo calcoli di previsione energetica sulla base dell’itinerario, salite e discese, temperature, integriamo i dati dell’infrastruttura di ricarica, monitorandola in tempo reale per far sì che il punto di ricarica di destinazione intermedia o finale sia operativo.

Noi lavoriamo, investiamo tempo e soldi in ricerca e sviluppo di soluzioni software e poi arriva una giornalista e sostiene che per fare Roma Reggio Calabria ci vogliono più di 50 ore, più di due giorni. Mi sono sentito chiamare in causa: non è vero, altrimenti noi cosa esisteremmo a fare? Così siamo partiti subito, con il preavviso di 12 ore, trovata la macchina, da Roma ci siamo messi in cammino con meno batteria di quanto avevano nel servizio alla partenza loro (65%): siamo partiti col 63%. E ci abbiamo messo 9 ore e 40 minuti.

Ha guidato Aldo per lui è stato il primo contatto con la mobilità elettrica della sua vita. Il messaggio è che muoversi elettrico oggi è possibile in tutta Italia, Calabria compresa. chi dice il contrario mente. Non è vero che la Calabria ha le colonnine che non funzionano, non è vero che ci sono disservizi. L’infrastruttura funziona, siamo arrivati senza nessun problema, di ricariche in Calabria ne abbiamo fatte due: una fast a Cosenza e una lenta la stiamo facendo adesso sul Lungomare di Reggio. In meno di 36 ore faremo andata e ritorno».


E poi c’è Aldo Caramadre, driver neofita della mobilità elettrica alla prima esperienza di guida elettrica. Ha sessant’anni, quindi non è un ragazzo da smartphone, di macchine ne ha guidate chissà quante, ma per la prima volta guida un’auto elettrica e ha fatto 700 chilometri di viaggio, battendo di 5 volte il record di Piazza Pulita.

«Sono stato coinvolto ieri sera (venerdì nds) se volevo guidare la macchina fino a Reggio Calabria e ho detto di sì. Mi hanno raccontato la storia delle 52 ore e mi sono incuriosito e invece, comprese le ricariche, ci abbiamo messo molto meno. La macchina mi ha convinto perché mi ha illustrato i risparmi del carburante, dei costi e poi soprattutto adesso che troviamo sul Lungomare con l’odore dei gas di scarico penso sia opportuno passare ad altra mobilità. Mi ha convinto l’app ed effettivamente fa risparmiare tempo e denaro».

Ad accogliere gli ospiti sul lungomare Falcomatà c’è il reggino Valerio Arcobelli di BeCal che aggiunge: «La tematica ambientale è uno dei nostri focus principali sui quali vorremmo concentrare la sensibilizzazione della cittadinanza calabrese ma anche di rivendica delle bellezze che ci sono nel nostro Paese come il lavoro che ha fatto Leonardo. Molte volte associare prototipi negativi alla realtà calabrese è semplice perché fa fare like. È chiaro che sulla situazione energetica la Calabria ha tanto da fare, anche Reggio Calabria. Noi prendiamo distanza da questo tipo di giornalismo che non racconta la verità perché è giusto rendicontare le criticità dove sono reali ma non amplificare per fare like».

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