Reggio, operatori del mercato ortofrutticolo di Mortara: «Completate l’opera e metteteci in regola» – FOTO e VIDEO
I commercianti lavorano in una struttura incompiuta e circondata dal degrado. Tante le spese a fronte di un commercio negli anni diminuito
«Da undici anni ci autodenunciamo e chiediamo di essere regolarizzati, rivendicando quei diritti che erano nostri e che non sappiamo adesso di chi siano diventati. Ci chiamano abusivi ma in realtà siamo commercianti e siamo inspiegabilmente invisibili». Torna a chiedere risposte Domenico Agliarà, presidente della cooperativa Ora che, anche se con un cambio di denominazione, esiste da sessant’anni e raccoglie oggi ventiquattro commercianti ortofrutticoli del mercato reggino operanti a Mortara.
Da 11 anni senza risposte
Non hanno mai smesso di chiedere il completamento dell’opera e la loro regolarizzazione, i commercianti del centro agroalimentare di Mortara, periferia Sud della Città di Reggio Calabria, opera finanziata con il Decreto Reggio mai completata e collaudata. Dopo lo smantellamento per emergenza igienico – sanitaria del vecchio mercato di via Aspromonte nel centro storico della Città dello Stretto oltre un decennio fa, si erano dovuti trasferire lì. Avevano dovuto farlo, nonostante la struttura non fosse stata ancora completata, per continuare a tenere in vita la loro attività. All’epoca un contenzioso tra Comune e ditta esecutrice dei lavori aveva fermato i lavori, mentre i commercianti erano già rimasti senza un mercato in cui operare.
Danni all’ambiente e al commercio
Un’occupazione dei box costata negli anni una diminuzione del volume di attività a fronte di un aumento delle spese. Anche i commercianti sono diminuiti. Costretti a operare in una struttura incompiuta e non collaudata, e dunque privata di servizi, devono anche lavorare in un contesto assai degradato, con discariche abusive diffuse e roghi di spazzatura quotidiani. Solo qualche settimana fa un incendio ha danneggiato anche alcuni box.
«Il mercato ha perso il 70% del suo commercio. Le persone non vengono qui a comprare quando devono attraversare una strada piena di spazzatura prima di arrivare. Molti ormai si spostano a Catanzaro e a Taurianova. Le nostre entrate sono diminuite e invece sono aumentare le nostre spese. Dobbiamo autogestirci, provvediamo per quanto possibile alla sicurezza con un cancello e un presidio, anche se non siamo stati mai autorizzati a istallare un impianto di vigilanza vero e proprio. La categoria patisce e non poco la diminuzione del commercio a fronte di uscite imposte dal mancato completamento di un’opera. Completamento che chiediamo e attendiamo da 11 anni», spiega ancora il rappresentante di categoria, Domenico Agliarà.
Attese e domande
Un’attesa infinita alla quale si aggiunge quella dell’incontro con il sindaco ff del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, mentre si impongono anche delle domande.
«Siamo in attesa di essere convocati dal sindaco Brunetti. Speriamo avvenga al più presto anche perché questa situazione va risolta una volta per tutte. Non possiamo accettare passivamente il depauperamento di un mercato che avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello piuttosto che una struttura fantasma e che un tempo era sui libri commerciali. Il decreto Reggio dovrebbe essere stato rifinanziato. Ci chiediamo perché, allora, non si destinino nuovamente le risorse al completamento di questa opera e quali interessi possano mai esserci ad impedirlo», conclude Domenico Agliarà, presidente della cooperativa Ora che riunisce ventiquattro commercianti ortofrutticoli del mercato reggino operanti a Mortara.
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