È quanto prevede “ColtivaItalia”, il piano strategico varato dal governo Meloni con il nuovo disegno di legge presentato dai ministri Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti.

L’obiettivo è ambizioso: rafforzare la sovranità alimentare, sostenere le filiere produttive, rilanciare l’agricoltura nazionale e offrire nuove prospettive ai giovani agricoltori. Tre le direttrici principali del piano: il Fondo per la Sovranità Alimentare, già attivo su 175mila ettari destinati a colture strategiche come frumento, soia e zootecnia; il Piano Allevamento Italia, finalizzato alla riduzione della dipendenza estera e al raggiungimento dell’autosufficienza; e un nuovo piano olivicolo nazionale per tutelare e rilanciare una delle eccellenze agroalimentari più identitarie del Paese.

Accanto a queste misure, il governo ha previsto un sistema di incentivi fiscali per i contratti di filiera, con crediti d’imposta fino al 40%, e un investimento da 150 milioni di euro per il ricambio generazionale. Oltre ottomila ettari verranno affidati gratuitamente a giovani under 41, che dopo dieci anni potranno riscattarli al 50% del valore iniziale. Una misura pensata per restituire produttività ai terreni abbandonati e stimolare il ritorno alla terra.

Il piano include anche una forte spinta sull’innovazione: nuovi ingressi nei centri di ricerca CREA, digitalizzazione delle imprese agricole, intelligenza artificiale per i comparti sperimentali e rilancio degli istituti tecnici agrari. AGEA si trasformerà in AgeaIT, in chiave tecnologica e gestionale.

Sul fronte burocratico, viene annunciata una svolta: le pratiche dei Centri di Assistenza Agricola (CAA) saranno immediatamente esecutive e le loro attestazioni avranno valore di provvedimento finale. Una semplificazione che punta a ridurre tempi, eliminare inutili passaggi amministrativi e restituire centralità al lavoro nei campi.

Per Nesci (Ecr – Fratelli d’Italia), si tratta di un «intervento straordinario» che potrà avere ricadute significative sulla Calabria, regione con una forte vocazione agricola, una ricchezza di risorse naturali e un patrimonio di tradizioni contadine da valorizzare. «Fratelli d’Italia dimostra ancora una volta di essere il partito di chi lavora, produce e costruisce il futuro. Una risposta concreta per la nostra terra, per la nostra agricoltura, per la Calabria e per l’Italia che non si arrende mai», ha dichiarato Nesci.