Natale 2022 avrebbe dovuto essere quello del ritorno alla normalità, anche per la città dello Stretto. Messi da parte limitazioni e disagi dovuti alla pandemia, c’era molta attesa sulla ripresa dei consumi. Il caro bollette e l’aumento del costo della vita invece hanno fatto tirare bruscamente il freno a mano sugli acquisti dei reggini anche per i regali di Natale.

Le spese si fanno perchè non si vuole rinunciare al piacere della tradizione, ma tutto con moderazione. Abbiamo chiesto al presidente di Confcommercio Reggio Calabria, Lorenzo Labate un riscontro su come stanno andando le cose in questi ultimi giorni che precedono Natale.

Natale sottotono

«Un Natale un po’ sottotono ce lo aspettavamo – spiega – ci sono stati tanti problemi che hanno inciso sia sul portafoglio delle famiglie che sui costi delle aziende. Si cerca di risparmiare per quanto possibile, i regali di Natale sono anche ridimensionati».

Un ridimensionamento registrato anche rispetto allo scorso anno, secondo il presidente di Confcommercio. «Negli ultimi due anni abbiamo vissuto le feste con la pandemia ed effettivamente non erano feste a pieno ritorno. Adesso invece c’è quasi una battuta d’arresto. Hanno inciso parecchio i costi dell’energia. Le spese che hanno dovuto affrontare le famiglie in quest’ultimo periodo hanno segnato il resto».

L’entità dei regali

Ma non tutto è perduto. «Il Natale è celebrato, i regali si fanno ma in modo ridimensionato rispetto al passato, anche al passato recente. L’entità dei doni, da quello che vediamo, è ridimensionata. Una spesa che stimiamo intorno al 20% in meno rispetto al 2019, l’anno con cui è possibile fare il paragone».