«Il fenomeno degli incidenti in itinere torna prepotentemente sotto i riflettori, confermandosi come una delle criticità più rilevanti — e meno controllabili — in materia di sicurezza dei lavoratori. È lungo il tragitto casa-lavoro che oggi si registra un quarto degli infortuni mortali sul lavoro, e le grandi città italiane rappresentano i contesti più esposti. È quanto emerge dal rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “La dimensione territoriale della sicurezza sul lavoro: i numeri del 2024”, che mette in evidenza l’incremento degli incidenti in itinere a fronte di una riduzione complessiva degli infortuni sul luogo di lavoro». È quanto spiega in una nota il Consiglio Provinciale dell’Ordine di Reggio Calabria dei Consulenti del Lavoro.

«Nel confronto tra il 2023 e il 2024, le denunce di infortunio avvenute durante il tragitto casa-lavoro sono aumentate del 3,1%, mentre i casi mortali hanno registrato una crescita significativa del 10,2%, attestandosi a 303 decessi, pari al 25,5% del totale. Un dato che assume contorni ancora più preoccupanti nel primo trimestre del 2025, che fa segnare un incremento del 51,3% dei decessi in itinere, nonostante il contestuale calo degli infortuni complessivi (-2,3%) e dei morti in occasione di lavoro (-2,7%). L’analisi territoriale mostra una particolare incidenza nelle aree metropolitane. Roma presenta il valore più elevato a livello nazionale: nel 2024, il 28,6% degli infortuni è avvenuto durante gli spostamenti casa-lavo ro. Seguono Milano (24,6%), Firenze e Genova (23,4%), Torino (23,1%).

Secondo il rapporto, le cause dell’aumento degli incidenti in itinere sono da ricondurre a fattori esterni al controllo diretto delle imprese: l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato sono tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio. Sul versante opposto, i dati riferiti agli infortuni nei luoghi di lavoro mostrano segnali incoraggianti. Tra il 2019 e il 2024 si rileva una riduzione del 9,9% delle denunce complessive e una flessione dell’indice di incidenza, passa to da 199 a 173 ogni 10.000 occupati.

Anche i decessi “in occasione di lavoro” risultano in calo, da 902 a 886 (-1,8%). Il rapporto sotto linea, in conclusione, la necessità di integrare le politiche di sicurezza aziendale con nuove misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto», conclude il Consiglio Provinciale dell’Ordine di Reggio Calabria dei Consulenti del Lavoro.