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Di Giuseppe Mancini – A Gioia Tauro è un giorno di festa, si celebra la solennità di Sant’Ippolito martire patrono della città. Il Santo fu uno scrittore e teologo romano primo antipapa della storia. Subì il martirio ad opera dei romani nell’ambito della persecuzione messa in atto ai danni dei cristiani.
In serata, alle ore 19, nel Duomo di Gioia Tauro, chiesa dedicata a Sant’Ippolito martire, si svolgerà la Santa messa presieduta dal vescovo della diocesi Giuseppe Alberti insieme al parroco don Antonio Scordo. I festeggiamenti civili proseguiranno con l’atteso concerto di Giuliano Palma e i consueti fuochi pirotecnici.
I cittadini gioiesi, tra celebrazioni religiose e civili, sagre, spettacoli e manifestazioni varie, stanno vivendo momenti di spensieratezza, che però non fanno dimenticare i problemi atavici del territorio.
In questo giorno così sentito per la comunità, il sindaco Simona Scarcella, porge un messaggio augurale ai propri concittadini.
«La città respira aria nuova, le strade del centro illuminate profumano di leggerezza, ma non dimentichiamo che le nostre priorità rimangono ben ferme nell’agenda del governo cittadino. Non abbiamo abbassato la guardia su criticità idrica, rifiuti, scuole, viabilità, sul fiume e sul resto del programma di risanamento».
Simona Scarcella rimarca che «in queste calde giornate stiamo, giustamente, dando spazio ed attenzione anche ad attività ludico-ricreative come ritengo giusto che sia, senza mai, comunque, trascurare gli impegni di gestione quotidiana della macchina comunale. Gli uffici, così come gli operatori su strada, svolgono regolarmente servizio. È estate, le temperature proibitive poco si conciliano con il lavoro manuale, sotto al sole cocente; ma siamo pur sempre rappresentanti delle esigenze popolari, chiamati ad essere attenti alle necessità della città intera. E ci siamo, ogni giorno sul campo. Questo è il nostro mantra: fare tanto, fare bene e farlo con la gente».
Infine il sindaco ringrazia tutti gli esponenti del proprio gruppo di governo che «in neanche due mesi hanno dato prova di instancabile volontà di cambiamento, di miglioramento della città. Dal canto mio non rimango seduta sulla poltrona del palazzo comunale, il mio ruolo di sindaco lo espleto a 360° , esco spesso per fare sopralluoghi con assessori e tecnici. Vivo il mio mandato anche per le strade, sento necessario fermarmi con la gente, ascoltare le loro problematiche, essere accogliente così come lo sono come donna prima ancora che come politico. Siamo l’amministrazione del fare, gli impegni presi li stiamo portando a compimento. Certo c’è ancora tanto, tantissimo da fare, ma siamo partiti con il piede giusto».

