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Si è concluso nelle scorse settimane il cartellone di eventi “Teatro Mobile per Reggio Calabria sud”, secondo progetto realizzato in città dalla compagnia romana già vincitrice del bando Reggio Fest 2023.
L’iniziativa ha portato la cultura e l’arte teatrale nelle periferie, con l’obiettivo di rafforzare il senso di comunità, promuovere la partecipazione e diffondere la cultura della legalità. Un’attività culturale innovativa, ideata per valorizzare i luoghi prescelti trasformandoli – nel pieno rispetto della loro identità – da semplici contenitori a veri e propri contenuti del progetto.
Ogni appuntamento è stato animato da testi originali o riscritti interpretati da artisti di teatro, musica e arti visive, insieme a giovani ed emergenti. Tutti gli spettacoli si sono svolti con la formula dell’ascolto in cuffia: un’esperienza immersiva ed eco-sostenibile, senza allestimenti né impatti acustici, in cui il pubblico ha vissuto un vero e proprio “viaggio guidato” condotto da attori e musicisti.
I luoghi di partenza dei “viaggi in cuffia” hanno interessato l’area sud della città: Piazza Nuova al Rione Marconi, Piazza Botteghelle, la Chiesa di San Giorgio Extra, il palazzo a scala sul Viale Calabria, la Scuola Ferraris nell’area dell’ex Manicomio di Modena e il Pala-Botteghelle, in concomitanza con la manifestazione Comics 2025.
Il programma ha proposto dodici eventi, tra cui Condominium, Favole antiche in cuffia, Horcynus Orca, La natura delle cose – Lucrezio a Rione Marconi, Eneide – Lettura in movimento fino al mare, La follia del potere: Caligola e Nerone, In punta di Zelda, Ciao rediviva!, Secondo Giuda, In nome della madre, Conradiana – Tra ombra e tenebra, Variazioni da Shakespeare.
A calcare la scena attori di rilievo come Raffaele Gangale, Felice Zaccheo, Paolo Bonacelli, Paolo Musio, Fabrizio Parenti, Liliana Massari, Pietro Faiella, Galatea Ranzi. La regia e la scrittura portano la firma di Pina Catanzariti e Marcello Cava, affiancati anche da contributi artistici locali.
La poetica “invisibile” del Teatro Mobile ha permesso a grandi e piccoli di indossare “altri occhi”, scoprendo storie e suggestioni in luoghi spesso anonimi o segnati dal degrado. Un obiettivo di rigenerazione urbana pienamente centrato, che ha restituito dignità agli spazi periferici e, soprattutto, ha generato partecipazione attiva: la cittadinanza, resa parte integrante degli spettacoli, ha rafforzato il proprio senso di appartenenza e di cura dei beni comuni.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito di ReggioFest2025: cultura diffusa e finanziata con il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.