Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Per quanto riguarda l’Ufficio di Prossimità che doveva nascere a Montebello Jonico, la sindaca Maria Foti e l’Amministrazione comunale hanno voluto chiarire alcuni punti. «Il comune – hanno spiegato – ha partecipato alla manifestazione di interesse ed è stato ammesso, unico nell’area grecanica, al bando regionale in oggetto al fine di garantire un nuovo servizio
alla comunità. Aveva individuato gli uffici da mettere a disposizione del Pon da adibire a tale scopo, ma nella fase di stipula del protocollo d’intesa purtroppo veniva richiesto all’ente la disponibilità di 2 unità di personale di categoria C o D oltre a 2 sostituti di questi ultimi al fine di poter espletare il servizio.
Qui sorgono i dubbi che ci hanno spinto a malincuore a dover rinunciare al Pon. Il Comune presenta allo stato attuale nel suo organigramma 3 dipendenti di Categoria C (di cui solo 1 Full Time e i restanti 2 Part Time) e 2 dipendenti di Categoria D. Il nostro comune – hanno sottolineato – né altri del comprensorio, vista la carenza cronica di personale, sono nelle condizioni di distaccare unità per altri uffici, senza paralizzare l’attività
amministrativa. La decisione di rinunciare all’assegnazione dell’ufficio di prossimità (che non è il giudice di pace) con impiegati comunali, già gravati oltremodo di carichi di lavoro che svolgono con grande impegno e dedizione, è stata maturata con grande senso di responsabilità, non essendo l’Ente in grado di garantire gli obblighi previsti dal protocollo».
Detto questo, l’Amministrazione ha concluso dicendo che quanto detto serve «per chiarire in modo netto ed inequivocabile che l’amministrazione comunale, dal giorno del suo insediamento opera nella massima trasparenza e legalità nell’interesse esclusivo della comunità che rappresenta. Respinge pertanto, fermamente, illazioni e dietrologie veicolate sulla stampa ed a mezzo social tese a gettare ombre sul suo operato. Lungi dal voler fare polemiche sterili quali quelle di cui siamo oggetto, ci riserviamo per oggi e per il futuro di intraprendere ogni azione a tutela della nostra onorabilità».

