martedì,Marzo 25 2025

Congresso FdI a Reggio, Ersilia Cedro: «Reggio è Destra o non è»

Il documento programmatico della neo rappresentante della partito nella Città Metropolitana

Congresso FdI a Reggio, Ersilia Cedro: «Reggio è Destra o non è»

«Il contesto politico nel quale si inquadra la fase congressuale di Fratelli d’Italia, infatti, è particolarmente complesso, in quanto Fdl è prima forza di Governo della Nazione ma ha un ruolo di opposizione a livello locale (metropolitano e comunale). Tale ruolo impone in città un elevato livello di attenzione e di impegno politico al fine di veicolare e far comprendere a sostenitori e Cittadini le linee strategiche e le azioni portate avanti dal Governo, in un contesto nazionale ed internazionale non facile sul piano economico e sociale». Così ha esordito Ersilia Cedro, eletta rappresentante del partito in occasione del congresso di FdI a Reggio Calabria.

«La decisione di assumere questo ruolo di grande responsabilità è stata molto ponderata da parte mia, innanzitutto per motivazioni personali …ho affrontato un anno particolare…difficileed impegnativo dove forza e coraggio sono stati fedeli compagni nel mio cammino. Però, nel momento in cui è arrivata questa proposta, mi risuonava questa frase:  “ non tocca a te quando lo vuoi, ma tocca a te quando te lo chiedono gli altri e se non fosse pesante non sarebbe un servizio.

Ho fatto parte di questo partito, il mio partito, il nostro partito da sempre, affacciandomi a questo mondo in primis in Alleanza Nazionale.

Sono Architetto e sviluppo questa disciplina – nell’insegnamento, ed in virtù della professione che svolgo e della mia forma mentis ho ritenuto sempre la politica, nella più alta e nobile accezione del termine, una missione. 

Intendimento questo che manca completamente nel fare politico della maggioranza di sinistra che governa da quasi 8 anni il nostro Comune. Abbiamo purtroppo assistito, e continuiamo ad assistere, al “delitto perfetto” dal punto di vista politico e amministrativo della nostra Città. L’arroganza e l’arbitrio delle scelte, l’assoluta mancanza di dialogo e discussione con l’opposizione, l’idea che il Comune sia casa loro e non di tutti, il degrado di una città lasciata al più totale abbandono, l’incompetenza conclamata di una classe dirigente, che già definirla tale è un eufemismo, inetta, che naviga a vista e non possiede alcuna visione di futuro.

Facendo una disamina attenta dell’ultimo periodo di questa amministrazione ed analizzando alcune vicissitudini si può affermare senza timore di smentita alcuna che stanno rasentando il ridicolo.

Le controversie politiche nella formazione della giunta hanno evidenziato come l’attaccamento al Potere sia l’unico filo conduttore, l’unico collante di questa maggioranza che tiene in ostaggio un’intera città con un unico e solo scopo: conservare la poltrona. Le controversie giudiziarie invece hanno fatto luce su uno spaccato di realtà inquietante fatto di prebende e favoritismi per gli amici elargite in alcuni casi contro legem.

LEGALITA’, parola dal significato profondo e assai complesso, deve essere faro, baluardo imprescindibile dell’agire amministrativo.

La legalità è condizione di libertà perché assicura, nel modo meno imperfetto possibile, quella certezza del diritto senza la quale praticamente non può sussistere libertà politica.

A causa di queste vicissitudini amministrative e giudiziarie che hanno pervaso ogni ambito del fare politico di questa maggioranza comunale, a causa della scarsissima incisività amministrativa, a causa dell’ombra sempre più ingombrante di una “Questione morale” sempre più elettori preferiscono non recarsi alle urne. 

Occorre necessariamente invertire la rotta, occorre ridurre quella distanza, quel solco sempre più marcato e profondo tra eletto ed elettore.

Questo obiettivo si può e si deve raggiungere lavorando in sinergia con il territorio tutto (centro e periferie), ascoltando le istanze che arrivano dai cittadini, anche grazie allavalorizzazione delle esperienze dei diversi Dipartimenti cittadini attuando una politica che ha come linea guida imprescindibile la concretezza… La politica del fare e non dei vuoti proclami. La politica dell’ascolto, che avrà come principale interprete la rete capillare di rappresentanti nelle circoscrizioni amministrative di imminente ripristino.

Occorre dare impulso innovativo e propositivo ai circoli tematici che sono la linfa vitale del nostro partito, baluardo democratico di rappresentanza territoriale, luogo di confronto, fucina di idee e formazione della futura classe dirigente. Ogni iscritto, ogni dirigente, ogni amministrazione dovrà condurre la propria azione politica in assoluta condivisione con le scelte e gli indirizzi che saranno decisi dai competenti organi di partito, in coerenza con quanto dettato dal nostro Statuto. I Circoli di Fratelli d’Italia, sono e saranno la spina dorsale del nostro movimento politico

Su questo ultimo punto è necessario focalizzare l’attenzione, perché fondamentale per avere una visione politica volta al futuro. Avvicinare i giovani alla politica significa formarli, significa farli appassionare, significa formare una coscienza critica, significa far crescere in loro il senso di appartenenza ad un progetto politico, ai suoi valori, ai suoi ideali, significa evitare che la futura classe dirigente sia pervasa da improvvisazione. Chi decide di fare politica, di mettersi al servizio della comunità deve conoscere e sapere come funziona la macchina amministrativa, deve sapere che differenza c’è, ad esempio, tra una determina ed una delibera. 

Lancio un’idea che mi farebbe immenso piacere fosse condivisa e assecondata da voi tutti. Serve una scuola di formazione politica. Stabiliamo insieme tempi e modi, ma facciamola!!! Nessun partito oggi si interessa della formazione politica….e Sarebbe un importante segnale che lo facesse il nostro di partito.

I giovani sono già il futuro, sono un domani che è già qui. 

Infine consentitemi una considerazione su un tema fortemente attuale: Il nostro è un partito in cui militano molte donne,

ci onoriamo di avere, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, il Presidente del Consiglio donna, siamo stati e siamo colonna portante di famiglia e società. Leggere continuamente di femminicidi è diventato insopportabile. 

Le pene sono state inasprite, ma il problema è da ricercare nella mentalità maschilista che continua a considerare la donna inferiore. Voglio ribadire con forza che Tutti abbiamo gli stessi diritti e che la differenza di genere non può e non deve esistere.

Finisco questa breve introduzione per poi esporre il “programma” con una riflessione di Oscar Wilde: “ognuno di noi in ogni attimo della propria vita è ciò che dovrebbe essere non meno di ciò che è stato”.

Le nostre radici, la nostra storia che è e rimarrà sempre un patrimonio da mantenere vivo e rilanciare nelle sfide che il futuro politico e amministrativo dell’intera area metropolitana ci riserva, i nostri valori, il coraggio delle nostre scelte, l’innovazione delle nostre idee saranno la nostra forza… la nostra più grande vittoria.

Il programma

Sul piano programmatico è imprescindibile l’esigenza di un progetto chiaro, di un programma ben delineato, costruito per tempo rispetto all’avvio della campagna elettorale per il 2025, che benefici delle diverse competenze presenti all’interno di FdI a livello cittadino e sia frutto della collaborazione tra i rappresentanti di FdI in Comune, i coordinatori ai vari livelli e i Dipartimenti cittadini.

E’ ormai indifferibile che il centro-destra unito, al quale forniamo le nostre valutazioni come elementi per una comune riflessione, riavvii con assoluta urgenza il confronto per definire la piattaforma programmatica, da sottoporre poi al dibattito cittadino e a tutte quelle forze politiche, partitiche e associative che vorranno fornire il proprio contributo alla rinascita della nostra Reggio.

Da qui bisogna partire, dalla definizione del nostro progetto per Reggio attorno a cui individuare la squadra che, con coraggio, abnegazione, amore per la nostra comunità, dovrà poi realizzarlo. Una squadra appunto.

Reggio, di fronte ai problemi immensi con i quali colpevolmente è stata costretta a convivere per l’inadeguatezza dell’attuale giunta di centrosinistra, deve riscoprire la voglia di porsi all’interno di un complessivo progetto di crescita e risanamento.

La risposta strategica passerà attraverso una ritrovata “identità culturale”. Non possiamo più consentire che la soggettività, la straordinarietà e la settorialità continuino ad essere i parametri dominanti. Per far ciò sarà necessario riportare nelle sedi istituzionali competenti le decisioni che, viceversa, condizionate dagli interessi di gruppo, negli ultimi anni sono avvenute prevalentemente fuori dalle istituzioni stesse. Non bisogna più inseguire le molteplici possibilità di utilizzare finanziamenti pubblici nazionali e comunitari e lasciando che siano esse a determinare concretamente le scelte e le trasformazioni del territorio e della città. E’ questa una esigenza particolarmente avvertita nella nostra realtà in cui si afferma la prassi di assumere le decisioni in altre sedi e la pubblica amministrazione viene mantenuta come facciata, subordinata a logiche ed interessi esterni.

Bisognerà uscire dalla provvisorietà e dall’emergenza, per perseguire una strategia globale al fine di migliorare la qualità dell’immagine urbana, dello standard dei servizi, per una nuova concezione del modo di gestire le trasformazioni urbane.

Bisogna costruire un progetto complessivo per la città. Per far ciò bisognerà recuperare una capacità complessiva di programmare la qualità e lo sviluppo, bisognerà avere le idee, realizzare i progetti. Idee e progetti che, nell’ambito di una programmazione d’insieme e strategica, mettano assieme tutte le risorse finanziarie disponibili nell’ambito di una più efficace e complessiva azione diffusa su tutto il territorio. Se ripartono le opere pubbliche riparte l’economia reggina. L’edilizia da sempre rappresenta il volano dell’economia di una comunità. Significa dare ossigeno alle imprese sane e garantire centinaia e centinaia di posti di lavoro. Oggi i dati sono allarmanti e desolanti per il blocco quasi totale delle attività edilizie per colpa dell’inerzia e della insipienza delle classi dirigenti politiche e burocratiche che oggi amministrano la nostra Reggio.

Bisogna porre un freno alla ormai insostenibile chiusura di tante saracinesche di attività commerciali e artigianali, tartassate da una pressione fiscale e tributaria la più alta d’Italia, anche attraverso misure straordinarie. Occorre creare le condizioni perché i nostri giovani non vadano più via, ma possano sperare di costruire il proprio futuro personale e lavorativo qui nella nostra terra. Bisogna avere la sensibilità per stare accanto alle fasce sociali più deboli e svantaggiate con adeguate iniziative a loro sostegno.

Occorrerà coinvolgere le istituzioni culturali, le associazioni imprenditoriali, di categoria, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali, le tante realtà di volontariato presenti nella nostra città e dovremo avere le carte in regola per poter svolgere un ruolo strategico nell’ambito del Mediterraneo.

Bisognerà pensare in grande per la Reggio Città Metropolitana.

Riteniamo che il futuro della nostra comunità passi attraverso la declinazione di contenuti di alcuni ambiti specifici, quali la città turistica, quella produttiva, la cultura, le tematiche sociali, le infrastrutture e le strutture intermodali, l’edilizia pubblica e privata, la rinascita delle periferie, il patrimonio storico e archeologico, lo sport, l’ambiente unico del nostro territorio in una unità di vedute con il Parco dell’Aspromonte, la Città Metropolitana.

Le linee programmatiche, che potranno essere riviste per essere più aderenti al contesto politico e amministrativo che si presenterà nel 2025, si ispirano ai principali obiettivi di:

– ripristinare il tessuto commerciale, le attività artigiane ed imprenditoriali del territorio cittadino, devastato da un decennio di malgoverno della sinistra, dando sostegno alle attività di qualità e facilitazioni tributarie ed incentivi per favorire la rivitalizzazione delle aree che più necessitano del presidio dato dal commercio di prossimità;

– mettere al centro le esigenze di sicurezza della Cittadinanza, di decoro urbano, di rispetto delle regole e convivenza civile, di vivibilità del centro e delle periferie, tramite un maggiore presidio del territorio, maggiore presenza della Polizia Locale, sistemi e strumenti di prevenzione (tra i quali illuminazione urbana, sistemi di videosorveglianza, controllo di vicinato, convenzioni con associazioni di volontariato, eventi culturali);

– riorganizzare il ciclo dei rifiuti mettendo fine alla costante emergenza che da quasi un decennio mette in ginocchio la vita e le attività dei reggini;

– supportare la natalità e le famiglie, con un’attenzione particolare a tutti i servizi di welfare, educativi e integrativi per i nuclei che necessitano di maggiore sostegno in quanto con maggiore carico famigliare (famiglie con più figli, con persone fragili e/o con disabilità); supportare in modo più forte le persone e famiglie che da più tempo risiedono nel nostro territorio, tramite criteri che garantiscano loro un accesso certo e con priorità al welfare e alle graduatorie per gli alloggi ERP;

– migliorare i servizi educativi, scolastici e integrativi, per fornire una risposta adeguata alle esigenze delle famiglie; avviare un piano serio di edilizia scolastica e di manutenzione degli edifici scolastici, volto anche ad eliminare le barriere architettoniche e rendere accessibili tuti gli spazi scolastici, incluse le palestre e le aree esterne;

– adottare politiche di mobilità che seguano il concetto di alternativa competitiva del trasporto pubblico rispetto a quello privato;

– avviare una revisione complessiva dei regolamenti e delle procedure e per la gestione degli immobili pubblici, la concessione degli impianti sportivi e le assegnazioni di spazi comunali al fine di favorire realtà che possano concretamente dare un valore aggiunto alla Città in termini di servizi e attività – in ambito sociale, sportivo, educativo e culturale – ed evitare assegnazioni a soggetti che finora sono stati favoriti solo per vicinanza alle forze politiche di maggioranza in Comune;

– avviare una revisione dei regolamenti e delle procedure di gestione dei tributi e delle entrate nella direzione di un rapporto più trasparente, equo e meno complesso tra Cittadini e Amministrazione con l’obiettivo di facilitare i soggetti che intendono saldare i propri debiti con il Comune (maggiore flessibilità nei pagamenti, rateizzazioni, ecc.).

Dobbiamo riappropriarci della voglia di cambiamento, dobbiamo far riscoprire il gusto di pensare alla nostra città come ad una bella città, dobbiamo divenire i pensatori e gli artefici del suo sviluppo, dobbiamo alla fine riuscire ad imporre la forza della ragione, la forza delle idee, la forza dei valori. Così conclude Ersilia Cedro, in occasione del congresso di FdI a Reggio Calabria.

Articoli correlati

top