G7 a Reggio, Kaneko: «Il Giappone interessato a collaborare per un Mediterraneo di pace ed equo commercio» – VIDEO
La portavoce della ministra degli Affari Esteri Yoko Kamikawa: «Nell’ambito del rafforzamento della partnership con l’Italia, anche il rapporto con la Calabria sarà più stretto. Strategico il porto di Gioia Tauro»
«Per la prima volta mi trovo in Calabria. Ho scoperto una terra bellissima con il mare e la montagna che convivono come in Giappone. Anche il cibo è buonissimo e le persone sono molto calorose e accoglienti». Un’esperienza molto positiva per la delegazione giapponese giunta al seguito della ministra degli Affari Esteri Yoko Kamikawa in riva allo Stretto, in occasione del G7 appena conclusosi tra Reggio e Villa San Giovanni.
Il Giappone, paese membro del gruppo delle Sette economie più avanzate del mondo, con Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, ha infatti presenziato con due delegazioni. Con quella al seguito del ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Ken Saito, anche quella al seguito della ministra degli Affari Esteri Yoko Kamikawa. L’intenzione è stata, infatti, quella di discutere non solo di economia e commercio ma anche di difesa e sicurezza.
Proprio una rappresentanza della delegazione della ministra Kamikawa, composta dalla portavoce della ministra Kamikawa, Mariko Kaneko, dal capo ufficio cultura e stampa Mariko Shikakura e dall’assistente Minato Kojima, ha voluto incontrare i giornalisti a Reggio Calabria. Per il network LaC presente il giornalista Maurizio Insardà.
Il Giappone in Calabria
«L’occasione del G7 qui in Calabria, nel Sud Italia ci ha offerto una duplice opportunità. Certamente i temi del commercio e dello sviluppo sono strettamente legati a quello della sicurezza e della difesa, ambito nel quale siamo sempre più interessati a collaborare con l’Italia. Per questo, siamo stati presenti con due delegazioni a questo G7. Abbiamo voluto, altresì, cogliere questa occasione per presentarci anche qui in Calabria.
La maggior parte dei nostri investimenti sono nel nord Italia. La nostra ambasciata In Italia ha sede a Roma. Attraverso questo incontro con voi – ha spiegato ai giornalisti la portavoce Mariko Kaneko – vogliamo portare la voce del Giappone anche al Sud. Vogliamo portarla qui in Calabria dove esistono già alcune importanti realtà di grandi dimensioni attraverso le quali il Giappone investe. Sono certa che, nell’ambito del rafforzamento della partnership con l’Italia, anche il rapporto con la Calabria diventare sempre più stretto e profondo». Così la portavoce della ministra Kamikawa, Mariko Kaneko, che adesso con la delegazione e la ministra Kamikawa si sta spostando dalla Calabria alla volta di Serbia, Bosnia e Kosovo.
Presente a Reggio con lo stabilimento Hitachi e a Cosenza con investimenti nel settore agroalimentare e dell’intelligenza artificiale, il Giappone teneva a portare qui la sua voce. L’ottica è quella di un innalzamento del livello di collaborazione della partnership con l’Italia e il Sud che ha ospitato il G7 del Commercio.
Commercio e sicurezza
«Dal gennaio 2023 Italia e Giappone hanno innalzato il livello del nostro rapporto bilaterale con la sottoscrizione di un partenariato strategico. Già coltiviamo in Italia notevoli interessi economici e adesso vogliamo estendere l’ambito di collaborazione anche alla sicurezza e dalla difesa. Ci attendono sfide globali fondamentali per affrontare le quali la collaborazione tra i paesi del G7 è fondamentale. La nostra disponibilità è massima.
In questo momento di grandi tensioni internazionali che dal medioriente e arrivano in Europa, rafforzare i valori di libertà e democrazia, che i paesi del G7 condividono, diventa essenziale. L’obiettivo è quello di orientare la comunità internazionale verso la garanzia dello stato di diritto e una crescita sostenibile dell’economia mondiale. Questo processo certamente non può prescindere da un commercio equo e libero e dalla pace e viceversa.
Oggi il mercato necessita di innovazione e modernizzazione alla stessa stregua di cui necessità di regole che ne garantiscano l’inclusività, lo tutelino dalla concorrenza sleale e da condotte inique che ne alterano gli equilibri. Un fronte comune da parte dei Paesi del G7 si rivela dunque fondamentale per rafforzare in questa sfida il ruolo dell’organizzazione mondiale del Commercio Wto.
In quest’ottica la nostra ministra Yoko Kamikawa segue, altresì, l’agenda Donna, Pace e Sicurezza. In un paese sempre più vecchio e in cui la natalità diminuisce, il nostro governo è impegnato a incentivare e valorizzare il contributo della donna nel mondo del lavoro, con politiche che concilino occupazione e cura, e nella sfera pubblica». Così ancora la portavoce della ministra Yoko Kamikawa, Mariko Kaneko.
Il Mediterraneo e il porto di Gioia Tauro
In chiave di interesse per la Calabria ruolo di notevole importanza è quello rivestito dal Mediterraneo e dal porto di Gioia Tauro.
«Il mar Mediterraneo collega Europa, Nord Africa e Medioriente. Ritengo sia importante strategicamente, per questo il nostro paese ha grandi interessi per questa regione dove insiste anche il più grande porto di movimentazione merci dell’area. Altrettanto strategico è il mantenimento di stabilità in questa stessa area proprio al fine di assicurare sviluppo economico e pace.
Per questo, ribadiamo la nostra ferma e forte volontà di continuare a collaborare con i paesi del G7. Una volontà di collaborazione animata anche dal nostro vivo apprezzamento per la politica di aiuti umanitari al Medioriente di cui lo stesso porto di Gioia Tauro, che la ministra Yoko Kamikawa ha visitato con gli altri ministri del G7, è base. Il Giappone è già impegnato nella ricostruzione dopo i conflitti. In apertura del G7 in Puglia con il presidente Zelensky il Giappone ha sottoscritto un accordo di sostegno all’Ucraina per i prossimi dieci anni». Così la portavoce della ministra Yoko Kamikawa, Mariko Kaneko.
Certamente la delegazione ha mostrato un interesse particolarmente spiccato per la processi di pace, la difesa e la sicurezza. Vista la situazione delle isole Senkaku, site nel mare cinese orientale ma sotto amministrazione giapponese. Vista anche la situazione nel mare dell’Asia dell’Est dove potrebbe verificarsi quanto accaduto in Ucraina per mano russa.
Il ponte sullo Stretto
Sorpresa, data la zona sismica, dalla campata unica e dall’assenza di pilastri intermedi vista la lunghezza di oltre tre chilometri, invece presenti nel loro ponte sospeso di Akashi Kaikyo lungo quasi 4 chilometri. Così la delegazione commenta il ponte sullo Stretto, presentato dal G7 come l’opera strategica per il mondo. «Noi abbiamo l’esperienza impegnativa dell’Aqua-Line Baia di Tokyo. L’infrastruttura è composta da un tunnel subacqueo lungo 9,5 km, seguito da un ponte lungo 4,4 km che ha richiesto 20 anni di studio e 10 di realizzazione.
Ad ogni modo se, piuttosto che un tunnel molto più costoso, fosse realizzato il Ponte sullo Stretto per collegare Calabria e Sicilia, ciò produrrà indubbiamente una ricaduta in termini di sviluppo per i territori, creando anche attrattive per importanti investimenti internazionali. Per un collegamento stabile con l’Europa certamente il ponte dovrebbe essere supportato da un’efficiente moderna rete di trasporti in tutta l’Italia». Così ha concluso la portavoce della ministra Yoko Kamikawa, Mariko Kaneko.
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