martedì,Febbraio 11 2025

Villa, OSL e Comune gettano la città nel caos di tributi prescritti o aboliti per legge

«Appare persino superflua l’elencazione delle irregolarità degli atti, di fronte ad avvisi nulli, inesistenti perché contrari alla legge»

Villa, OSL e Comune gettano la città nel caos di tributi prescritti o aboliti per legge

«Quando i Padri Costituenti scrissero quella parte della legge Fondamentale che si occupa della Pubblica  Amministrazione e dei pubblici impiegati, mai avrebbero pensato di potersi trovare di fronte quattro  pubblici impiegati, i primi tre (Dott.ssa Surace, Dott. Consiglio e Rag. Marino) componenti dell’Organo  Straordinario di Liquidazione, nominati dal Prefetto per la gestione del dissesto e la dott.ssa Alessandra  Arena, preposta all’Ufficio Finanziario dell’Ente, scelta dalla Sindaca Caminiti, che stanno dimostrando la totale incapacità a svolgere la loro funzione al servizio della nazione e con un eccesso di zelo al limite della cattiveria, vessando i cittadini villesi sottoponendoli ingiustamente ad angherie e soprusi».

Scrive così in un comunicato stampa l’avvocato Antonia Condemi, presidente del Codacons provinciale in merito ai tributi che Organo Straordinario di Liquidazione e Comune hanno richiesto ai cittadini villesi.

«Già scorrettezza istituzionale dei tre dipendenti della Prefettura, peraltro certificata dalle mancate risposte alla nostra pec sugli avvisi di pagamento per il servizio idrico integrato relativo agli anni dal 2017 al 2022,  inviate ai cittadini quando già prescritte e in difformità dalle delibere ARERA, che porterà l’avvio di un contenzioso anche nei confronti della Prefettura di Reggio Calabria per il ristoro dei danni provocati da  atteggiamenti dirigisti ed illegittimi che diventano pretestuosi in assenza di un dialogo rifiutato  aprioristicamente. 

E poco più di un mese dopo, invece, una nuova replica con avvisi di pagamento di IMU e TASI relative  all’anno 2019, quando dal 2016 il Parlamento ha sancito l’abolizione di questi tributi sulla prima casa e, a  dimostrazione dell’accanimento cinico che nasconde un fondo di derisione in danno dei contribuenti, riportando su molti di questi avvisi che si trattava di tributo per la “prima casa”».

«Appare persino superflua l’elencazione delle irregolarità degli atti, di fronte ad avvisi nulli, inesistenti perché contrari alla legge, quasi a far assurgere la richiesta ad una sorta di estorsione rivolta ai contribuenti, con  particolare riguardo a coloro che hanno sempre adempiuto ai loro obblighi fiscali e tributari, oggi trattati  come volgari evasori da quattro funzionari che si nascondono dietro uno Stato che nei fatti dimostrano di  non riconoscere e di non rispettare».

«A ciò si aggiunga il danno potenziale e sostanziale ad un bilancio riequilibrato, approvato persino dal  Ministero dell’interno nel giugno scorso, nel quale erano, con ogni probabilità, inserite queste somme le  quali più che essere annoverate tra quelle di dubbia esigibilità devono essere considerate non esigibili e  che provocheranno un nuovo buco nel bilancio di un Ente ormai allo sfascio, dove Sindaca ed  Amministrazione sembrano provarci gusto a smantellare gli Uffici, nello specifico effettuando il  trasferimento degli finanziari proprio mentre si moltiplicano le richieste dei cittadini».

«In questo scompiglio generale la Prefettura, che dovrebbe vegliare all’esatta applicazione  dell’ordinamento, sembra annichilita e non trova il vigore per richiamare all’ordine una amministrazione  locale che ha fin troppo goduto di amnesie che in altre epoche avrebbero portato all’assunzione di  provvedimenti drastici.  Noi abbiamo comunque la certezza che ci deriva dalle norme e comprendiamo che sia giunto il tempo della  chiarezza, anche per capire dove e quali siano le effettive responsabilità che non possono non riguardare il Prefetto, dott.ssa Vaccaro ed il Sindaco dott.ssa Caminiti, ove entrambe e per le parti di rispettiva  competenza, all’esito di celeri ed opportuni approfondimenti ed accertamenti svolti in contraddittorio col  CODACONS, non provvedano all’annullamento degli atti, alla restituzione delle somme impropriamente incassate ed alla rimozione e sostituzione di tutti e quattro i funzionari, con l’adozione degli opportuni  provvedimenti sanzionatori».

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