«L’A Gourmet di Filippo Cogliandro, il sottosegretario agli Interni Wanda Ferro insieme alla responsabile del dipartimento Giustizia di Fratelli d’Italia per la Regione Calabria, Giovanna Cusumano, hanno presentato i 15 punti del programma elettorale di FdI in Europa. Attraverso il dibattito a due voci, che ha analizzato i temi che più impattano sulla vita dei cittadini, dalla alimentazione, alla immigrazione, passando per l’ecologia, la salute e i diritti fondamentali, Wanda Ferro e Giovanna Cusumano hanno disegnato l’Europa che FdI si propone di realizzare all’indomani della prossima tornata elettorale». È quanto si legge in una nota stampa.

«Spostare l’asse delle scelte europee a destra – ha dichiarato Giovanna Cusumano – significa riavvicinare l’Europa ai suoi cittadini, una Unione Europea che deve certamente occuparsi delle grandi questioni del nostro tempo, ha continuato Cusumano, come la politica estera, la difesa, la sicurezza dei confini esterni, la regolamentazione del fenomeno migratorio, il mercato unico e l’energia, lasciando, però, le politiche nazionali alle competenze dei singoli Stati».

Il Sottosegretario Ferro ha posto l’attenzione sul coraggio dimostrato da una esigua compagine elettorale, che oggi conta solo di otto deputati europei, che con tenacia si è opposta a normative contrarie al nostro interesse nazionale. «Vogliamo una Europa dei Popoli, un’alleanza di Nazioni Sovrane, insomma un modello di Europa confederale – ha continuato Wanda Ferro – che rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità, dove gli agricoltori non sono visti come un problema per l’ambiente perché “fattori inquinanti”, ma che, al contrario, devono essere sostenuti e per questo deve essere rivista la politica agricola comune rimuovendo le norme che riducono le superfici coltivabili ed introducendo una moratoria sui debiti».

Con altrettanta forza, ha tuonato Cusumano, «FdI intende proseguire la battaglia contro la produzione e commercializzazione di carne e cibi sintetici e si opporrà all’adozione obbligatoria di sistemi di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, come il Nutri-score, che penalizzano le eccellenze italiane e la dieta mediterranea. Insisteremo affinché si apra il mercato Unione Europea alle produzioni provenienti da Paesi extra-europei soltanto se rispettano gli standard sociali e ambientali richiesti ai nostri prodotti, le fa eco il sottosegretario Ferro che attacca la direttiva sulle “case green” al fine di tutelare i proprietari di immobili ed efficientare il patrimonio edilizio in modo graduale e sostenibile. Un No deciso alla deriva ideologica ambientalista perché la difesa dell’ambiente è patrimonio di FdI e della sua famiglia di conservatori europei, prosegue Cusumano, ma certamente le strategie per il raggiungimento degli obiettivi climatici deve essere rimesso alle decisioni dei singoli Stati membri».

«Ed infatti – aggiunge il sottosegretario Ferro – nel nostro programma c’è anche la richiesta di finanziare con il bilancio europeo interventi per la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio, per un’efficace politica di prevenzione delle catastrofi ambientali. Ed ancora sono stati affrontati i temi della salute, diritti e libertà perché è prevista la cooperazione in campo medico, sanitario e farmacologico ma senza violare i diritti fondamentali dei cittadini o scavalcare le prerogative dei singoli Stati membri ragion per cui FdI fin da subito ha detto “NO” al green pass globale proposto dall’OMS e dall’UE».

«Con passaggi accorati, poi, è stato affrontato dalle due esponenti di FdI il problema della crescita demografica, della necessità che le politiche demografiche diventino una priorità per l’Europa perché senza bambini non c’è futuro ed il tema dell’immigrazione che per FdI, ha ricordato Cusumano, va affrontato in maniera strutturale e, soprattutto, dentro una cornice di legalità perché non diventi una minaccia alla sicurezza delle nostre città. Sul punto Wanda Ferro ha ricordato la genialità del Piano Mattei voluto da Giorgia Meloni che ha gettato le basi per un modello di sviluppo e cooperazione nuovo, da pari a pari. Il dibattito, molto partecipato, anche da rappresentanti istituzionali e del mondo sindacale, si è concluso con l’invito a votare per FdI perché con <Giorgia l’Italia ha dimostrato di saper contare di più in Europa». Si conclude così la nota stampa.