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Il Coordinamento metropolitano di Alleanza Verdi e Sinistra torna a ribadire la necessità di mettere l’ambiente al centro dell’agenda politica regionale. I coordinatori Gerardo Pontecorvo e Demetrio Delfino hanno diffuso una nota che pone l’accento sulle criticità ambientali della Calabria e sulle alternative sostenibili per il futuro.
«L’attenzione all’ambiente – sottolineano – è prioritaria e fondamentale per il futuro della Calabria perché, grazie alle sue immense risorse naturali e paesaggistiche, può trarne uno sviluppo duraturo in termini di occupazione, tutela e sicurezza del territorio».
Tra le emergenze evidenziate vi sono l’inquinamento delle acque costiere, la raccolta dei rifiuti ancora deficitaria, il degrado delle aree interne colpite da dissesto idrogeologico e incendi boschivi. Secondo AVS, la risposta deve partire da investimenti mirati: posti di lavoro nelle sistemazioni idraulico-forestali, nella prevenzione degli incendi, defiscalizzazioni per i residenti effettivi, agevolazioni per il recupero delle abitazioni, manutenzione della rete viaria e potenziamento dei servizi essenziali.
Particolare attenzione è stata rivolta all’area dello Stretto di Messina, definita «il luogo intorno al quale si gioca la partita più importante e qualificante per lo sviluppo sostenibile in Calabria».
Nettissimo il no al Ponte sullo Stretto, definito «opera ingegneristicamente improbabile e di carattere provvisorio», con un impatto negativo sulla mobilità locale e sull’occupazione nei collegamenti marittimi. «È singolare – si legge nella nota – che il Ponte venga propagandato perfino quale attrattore turistico, come se potesse sostituirsi a uno degli scenari paesaggistici più celebrati della Terra».
AVS propone un’alternativa concreta: l’istituzione del Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, già formalizzata in un disegno di legge. L’area protetta, secondo i coordinatori, garantirebbe «posti di lavoro stabili nel turismo sostenibile, nella riqualificazione urbana e della viabilità, nei presidi sanitari e sociali, nell’agricoltura di pregio e nel settore idraulico-forestale. Un modello per lo sviluppo dell’intera Calabria».