Ci sono anche il Catonateatro e il Kaulonia Tarantella Festival tra i progetti esclusi dalla graduatoria provvisoria del bando grandi eventi della Regione Calabria. L’iniziativa, finanziata con 5 milioni di euro si pone come obiettivo quello di attrarre flussi turistici e migliorare l’offerta esperienziale locale. L’obiettivo è duplice: da un lato, attrarre visitatori attraverso eventi di alta qualità e, dall’altro, rafforzare l’identità turistica calabrese tramite la valorizzazione di borghi, tradizioni e risorse culturali. Il bando incentiva inoltre l’aggregazione tra attori pubblici e privati, promuovendo una governance condivisa del turismo.

E se nei giorni scorsi dalla città dello Stretto è partita una formale lettera di protesta firmata tra gli altri anche da Lillo Chilà che contestava criticità strutturali del bando «dall’assenza di concertazione con le associazioni di categoria, fino a criteri di valutazione giudicati eccessivamente discrezionali, tali da penalizzare proprio i progetti storicizzati, continuativi e di maggiore impatto sul territorio», nell’antica Castelvetere il direttivo del Pd è andato giù duro contro l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Cagliuso.

«Il progetto del Kaulonia Tarantella Festival è stato dichiarato "non ricevibile", quindi privo degli elementi fondamentali richiesti dal bando – si legge in una nota - Un giudizio che certifica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’assoluta incapacità amministrativa di chi governa oggi Caulonia. Incapaci di lavorare a un bando regionale. Incapaci di tutelare un evento simbolo della nostra comunità. Incapaci di portare a casa qualsiasi risultato concreto. La verità è una sola: questa Amministrazione ha fallito. A questo punto, l’unico atto politicamente e moralmente dovuto sarebbe prendere atto del disastro e rassegnare le dimissioni. Ma servirebbe una presa di coscienza che, purtroppo, è già mancata in troppe occasioni».