Sono 25 i presenti nella seduta di Consiglio comunale convocata per oggi (in “seconda”) a Palazzo San Giorgio. Nei consueti preliminari è il consigliere Peppe Sera a chiedere all’aula di osservare un minuto di silenzio per Mario Laface, socialista già consigliere comunale scomparso la scorsa settimana, al quale poi anche il sindaco Falcomatà dedicherà un breve ricordo. Al proposito la famiglia ringrazia «profondamente tutti coloro che ci sono stati vicini in questo momento particolarmente doloroso. Mario è stato assistito con cura, professionalità e in modo amorevole presso il Policlinico “Madonna della Consolazione” e successivamente nel reparto di Terapia Intensiva del GOM di Reggio Calabria. In momenti così difficili per una famiglia, trovare tanta umanità attorno a sé non è scontato ed è un dono impareggiabile». La famiglia quindi ringrazia chi si è preso «cura del nostro Mario. Ringraziamo infine il Sindaco, l’amministrazione comunale tutta e le forze di Polizia Locale per il servizio reso in onore del nostro congiunto». 

Il meloniano Demetrio Marino chiede lumi sulla crisi idrica e sui rifiuti e chiede l’istituzione di un tavolo permanente per seguire i vari step assicurando interventi a breve termine e garantire risorse economiche per sopperire alle difficoltà strutturali del sistema idrico, pensando anche alla costruzione di nuovi impianti acquedottistici, visto che i progetti previsti anche con fondi del Pnrr evidentemente non sono sufficienti.

Ma Marino sulla questione delle tariffe Tari lamenta anche un «mancato servizio» di raccolta che giustificherebbe il non pagamento della tariffa dei cittadini che stanno in zone periferiche. Anche in tal senso chiede un tavolo permanente al fine di poter effettuare una puntuale verifica dello stato dell’arte.

Francesco Barreca sulla questione dell’idrico ha ricordato di aver interloquito già in diverse occasioni con Sorical avvisando che dopo il vertice di questa mattina in Prefettura, domani si svolgerà un ulteriore incontro con Sorical, con la quale l’Amministrazione sta collaborando fornendo tre autobotti che servono ad alleviare, seppur in minima parte, la sete dei reggini.

Per il leghista Armando Neri «tutto è opinabile nella vita, ma se c’è qualcosa che non è opinabile sono i numeri». Il riferimento è naturalmente all’aumentato la Tari, sia per ciò che riguarda la parte fissa che la parte variabile. «Aumento del 9% – afferma Neri -, e quindi una famiglia che paga 500 euro l’anno ne pagherà dai 30 ai 40 euro in più. Il vicesindaco Paolo Brunetti dà colpa alla Regione e ai costi del conferimento in discarica, ma il Consiglio Metropolitano – sottolinea Neri – non ha abbassato la Tefa che incide sulla Tari per il 5%. Siamo al ridicolo».

Carmelo Versace ha ricordato come il servizio di raccolta era una delle pochissime funzioni date alla Città Metropolitana, ma anche che poi «in Commissione Bilancio a Palazzo Campanella, in 8 minuti si è cancellato il tutto con un colpo di spugna. Ci siamo impegnati di mantenere attivo quell’ufficio ma oggi ci ritroviamo a non sapere chi è il nostro interlocutore e dove conferire i rifiuti. Gli aumenti che stiamo pagando sono frutto di quelle scelte scellerate». 

Sull’idrico, la replica è per Neri, e prende le mosse dal riconoscimento del fatto che c’è un lavoro iniziato da tempo con Sorical. Poi l’affondo: «Non è aumentato il Tefa (Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente), è stato proposto un emendamento, ma mantenerlo al 5% è necessario». Poi Versace sottolinea come non si è soddisfatti del servizio della nuova società che si occupa della raccolta dei rifiuti, «ma stiamo facendo continue pressioni con penali all’Azienda per l’inosservanza del contratto». 

Saverio Pazzano pone l’accento sul ritardo nelle risposte – che non arrivano – alle interrogazioni anche in tema di rifiuti. Ma non solo. Perché il consigliere comunale d’opposizione ricorda che anche sul regolamento delle mense scolastiche, ancorato a quello licenziato a dicembre, ci sono dei profili problematici rimasti ancora irrisolti.

Massimo Ripepi pone l’attenzione del Consiglio sul fenomeno della fuga dei dirigenti assunti di recente, lamentandosi della gestione dell’ufficio stampa, al momento sprovvisto di una guida. Poi, riporta in auge la questione sempre aperta delle funzioni alla Città Metropolitana che ora ha subito un nuovo stop anche a causa della sostituzione dell’assessore regionale – prima era Giusi Princi – che ora risponde al nome di Maria Stefania Caracciolo, ex Viceprefetto vicario a Reggio. «Bisogna accelerare e concludere subito, per far diventare concreto l’impegno dei scorsi mesi».

Falcomatà: «Domani nuovo incontro con Sorical»

A concludere i preliminari il sindaco Giuseppe Falcomatà, che si è concentrato sull’emergenza siccità: «Adesso non è più compito nostro e questo significa che noi abbiamo il compito di fornire dati chiari ai cittadini perché ancora oggi io vedo molta confusione nelle persone e noi dobbiamo dare risposte certe».

Il primo cittadino ha quindi sottolineato come con Sorical si sia istaurato un rapporto improntato alla piena collaborazione rispetto a quelle che sono le segnalazioni e anche l’organizzazione della distribuzione e della erogazione.

Il punto rimane l’abbassamento del livello della Diga del Menta (-30% rispetto alla già difficile stagione scorsa) da abbinare alla crisi dell’acquedotto del Tuccio che serve la parte sud della città e l’area grecanica del melitese: «l’acqua serve per quell’area lì, fino all’anno scorso riuscivamo a ridurre il più possibile le problematiche perché l’acqua del Menta arrivava anche nella zona sud. Quindi, rispetto a questo, noi possiamo soltanto organizzare e anche intervenire sugli sprechi di acqua». Un’azione che – ha aggiunto Falcomatà – sarà fatta anche in sinergia con la Prefettura individuando le zone con maggiori criticità e constatare quanti sono gli abusi o gli usi irregolari dell’acqua. Il sindaco rivendica quindi il senso di quel video in cui lui stesso rimproverava un cittadino che lavava l’auto utilizzando l’acqua di una fontana pubblica: «Una cosa che avevamo provato a fare qualche settimana fa… e se tutti avessimo capito il senso di quel messaggio anziché fare i meme o irridere il sindaco sceriffo saremmo arrivati alla consapevolezza della difficoltà a cui siamo arrivati oggi».

In merito alla fuga dei dirigenti, per il primo cittadino si tratta di un problema più ampio che non riguarda soltanto la nostra amministrazione, «ma non è vero che le graduatorie sono bloccate» ha detto, rispondendo a Ripepi: «di idonei ce ne sono tanti e li utilizzeremo finché si potrà. Un tema rispetto al quale bisogna capire insieme come fare ad arginare questo fenomeno». 

Sulle funzioni alla Città Metropolitana Falcomatà non può far altro che registrare uno stop, non senza una velata polemica: «Noi abbiamo sempre avuto un approccio istituzionale, abbiamo fatto un incontro sotto campagna elettorale ma era già programmato da tempo. Si è dato una tempistica, dando mandato ai direttori generali di stilare un piano di lavoro, che però non è stato onorato. Rmango convinto di quell’orizzonte finale, che stabilisce a dicembre il termine per il conferimento delle funzioni. Vero è che c’è in atto una politicizzazione dell’assegnazione delle funzioni che non sono una gentile concessione, ma la semplice osservanza di una legge, e poi siamo ancora gli ultimi tra le città metropolitane a non avere le funzioni. Continueremo a vigilare».