La discarica di Melicuccà riaprirà. Parola della Città metropolitana. A nulla sono servite le proteste del comune di Palmi, sfociate in denunce e ricorsi al Tar. La Città metropolitana infatti, ha approvato i risultati del Piano di caratterizzazione del sito in località La Zingara e dato esito favorevole alla Conferenza dei servizi.

L’iter burocratico

Era il 20 novembre del 2014 quando la Regione conferì un primo incarico di redazione del Piano di caratterizzazione ambientale e analisi di rischio da eseguire sulle aree di località La Zingara. Nel corso dello svolgimento delle varie attività afferenti l’incarico, sorsero però una serie di criticità e difformità interpretative tra le parti in ordine al complesso delle singole attività da svolgere, con particolare riferimento alle richieste di integrazioni esposte durante la Conferenza dei servizi del 23 maggio del 2018.
Con il Decreto del 17 luglio 2019, venne quindi disposto di risolvere in danno il contratto con il professionista incaricato e con un decreto dirigenziale regionale veniva conferito l’incarico alla Tea Engineering Srl di Pisa, per la rielaborazione delle risultanze delle indagini eseguite e analisi di rischio nell’ambito del piano di caratterizzazione ambientale sulle aree interessate dall’impianto di discarica.
All’esito dell’attività svolta, il decreto regionale del 23 dicembre 2019, approvò il Piano di caratterizzazione ambientale, perfezionato attraverso una serie di indagini integrative. Lo stesso decreto regionale prese atto del fatto che, secondo quanto stabilito dalla legge regionale 14/2014, il soggetto attuatore di tutto quanto riguarda l’intervento di bonifica dell’area ospitante la discarica di rifiuti non pericolosi, è la Città metropolitana di Reggio Calabria e di conseguenza le successive indagini integrative previste sono state affidate con la Determinazione della Città metropolitana del 28 luglio 2020, a seguito di procedura di gara.

Effettuate le indagini e le analisi, per l’approvazione dei risultati, il 9 dicembre del 2020 venne convocata la conferenza dei servizi. I lavori si svolsero il 18 dicembre 2020 e, sulle risultanze della conferenza, con la determinazione della Città metropolitana del 15 febbraio 2021 furono approvati i risultati delle indagini integrative al piano di caratterizzazione ambientale. Contro le determinazioni assunte dalla Città metropolitana, il 23 aprile del 2021, il Comune di Palmi presentò ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento della stessa Determinazione. Il Tar annullò quindi la Determinazione 509/2021, tenendo conto del fatto che la Regione, con il 7 luglio 2021, aveva avviato il procedimento per la delimitazione delle aree di salvaguardia della sorgente Vina.

La delimitazione delle aree di salvaguardia, pur essendo un’attività nettamente distinta e separata rispetto all’oggetto della conferenza, risultava comunque propedeutica all’avvio delle operazioni di bonifica di un sito ricadente o limitrofo a un’area sottoposta a salvaguardia. Pertanto la Città metropolitana, il 9 settembre 2021 chiese alla Regione notizie in merito allo stato di avanzamento delle procedure relative alla delimitazione delle aree di salvaguardia della sorgente Vina. Successivamente all’incontro convocato il 9 dicembre 2021 dalla Regione, alla presenza anche di Arpacal, la Città metropolitana reiterò la richiesta alla Regione circa lo stato di avanzamento delle attività svolte per la delimitazione delle aree di salvaguardia della sorgente Vina, ribadendone il carattere propedeutico all’esecuzione delle operazioni di bonifica.

Così, con il decreto del 26 giugno 2022, la Regione ha approvato lo studio Arpacal per il dimensionamento preliminare e definitivo delle aree di salvaguardia della sorgente Vina. La Città metropolitana dal canto suo, il 29 giugno ha poi richiesto alcune precisazioni in merito ai contenuti del decreto, afferenti all’individuazione delle aree di salvaguardia e all’estensione delle zone di rispetto. La Regione pertanto, a integrazione e rettifica dello stesso decreto, il 30 giugno ha emanato un altro decreto con il quale ha individuato le aree di salvaguardia della sorgente Vina.

A questo punto la Città metropolitana, stante la vigenza del Piano di caratterizzazione approvato dalla Regione nel 2019, e a fronte della necessità di avviare, in quanto soggetto attuatore individuato dalla Regione, la necessaria attività di bonifica, ha nuovamente proceduto alla convocazione della conferenza dei servizi in forma decisoria e modalità sincrona avente a oggetto proprio l’approvazione dei risultati del “Piano di indagini integrativo al piano di caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio, preliminari alla progettazione delle operazioni di bonifica sul sito di località la Zingara nel comune di Melicuccà”, per il primo agosto di quest’anno. La conferenza, rilevata la necessità di ulteriori approfondimenti, è stata poi riconvocata per il 5 agosto, e ha registrato il parere favorevole dei comuni di Melicuccà e Seminara (assente ha espresso il proprio parere favorevole con una Pec), dell’Arpacal e della stessa Città metropolitana, mentre i comuni di Palmi e Bagnara si sono espressi negativamente. Assenti i comuni di San Procopio e di Sant’Eufemia d’Aspromonte e l’Asp.

Le motivazioni dei comuni

Secondo quanto si legge nel verbale della Città metropolitana, il comune di Bagnara, pur dichiarandosi favorevole alla bonifica del sito di località La Zingara, ha formulato il proprio parere negativo attraverso due note in sede di Conferenza, esprimendo «dissenso all’approvazione dei risultati del “Piano di indagini integrativo al piano di caratterizzazione ed eventuali analisi di rischio, preliminari alla progettazione delle operazioni di bonifica sul sito località La Zingara Melicuccà” fino a quando non verranno eseguiti, a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, tutti gli approfondimenti analiticamente indicati nel documento suddetto».

Anche il comune di Palmi, pur dichiarandosi favorevole alla bonifica del sito di località La Zingara, ha formulato il proprio parere negativo precisando che «il piano di caratterizzazione non quantifica il rischio per la sorgente Vina, per il superamento del parere negativo, ritiene necessario che Arpacal completi, secondo quanto riportato nello studio preliminare, approvato con il Decreto regionale 6959/2022, le indagini programmate per giungere alla stesura della carta della vulnerabilità intrinseca e della vulnerabilità integrata degli acquiferi all’inquinamento, con particolare riferimento alla sorgente Vina, al fine del dimensionamento definitivo delle aree di salvaguardia, previa acquisizione dei dati analitici e su basi tecnico/scientifiche successive, necessarie per stabilire e applicare le metodologie più adatte per la definizione e la rappresentazione della vulnerabilità, e che nell’attesa che questi studi vengano completati da Arpacal, in via cautelativa e considerata l’importanza del bene da tutelare, la Regione assegni al bacino del Vina una classe di vulnerabilità intrinseca di grado “elevatissimo”, con la conseguente estensione della zona di rispetto (ZR) all’intero bacino».

Peraltro il comune di Palmi, si legge ancora nel verbale, ha precisato che «il parere negativo di Palmi deriva dalla non condivisione delle misure di salvaguardia della fonte Vina, stabilite dalla Regione – Dipartimento ambiente, con i decreti 6959 del 26 giugno 2022 e 7171 del 30 giugno 2022». Lo stesso Comune, nelle conclusioni del documento del 5 agosto, ribadisce e chiede che i tecnici incaricati della progettazione delle opere di bonifica, procedano in sicurezza a protezione delle sorgenti idriche della sorgente Vina, analogamente a quanto richiesto dal comune di Bagnara.
L’Arpacal invece, durante la conferenza ha espresso il proprio parere favorevole, sollecitando il celere prosieguo della procedura amministrativa relativa alla bonifica del sito, mentre il comune di Melicuccà ha espresso il suo parere favorevole, chiedendo l’inserimento, nelle operazioni di bonifica, della rimozione dei rifiuti presenti nelle aree circostanti il sito della vecchia discarica. La Città metropolitana quindi, in considerazione di tutti i pareri resi in sede di conferenza, ha espresso le proprie valutazioni, approvando i risultati del Piano di caratterizzazione ed esulando dalle competenze della conferenza, ogni decisione nel merito di quanto approvato con i Decreti regionali n. 6959/2022 e 7171/2022.

Le linee guida Ispra

«Le Linee guida Ispra “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio ai siti contaminati” – sottolinea la Metrocity – chiariscono che nei casi di superamento delle Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc), per la matrice acque sotterranee, al di fuori del perimetro di riferimento, non è necessaria analisi di rischio per la determinazione delle Concentrazioni soglia di rischio (Csr), poichè la stessa contaminazione genera il rischio, direttamente riconducibile alla presenza della sorgente di contaminazione, il che impone, consequenzialmente, la necessità dell’intervento di bonifica. Alla luce di quanto evidenziato, non si rendono necessari ulteriori approfondimenti sul rischio di contaminazione derivante dalla sorgente già individuata, qualora si procedesse con l’intervento di bonifica e la rimozione dei punti di contaminazione. Occorre, invece, in conseguenza del rischio già individuato per la matrice acque sotterranee, procedere con il progetto di bonifica, a tutela della suddetta matrice e tutti i suoi potenziali utilizzatori.

Rilevato che tutte le strutture geomorfologiche sottostanti l’area di località La Zingara, attualmente a rischio inquinamento, riceveranno la necessaria protezione mediante l’immediato avvio delle operazioni di rimozione delle fonti di contaminazione, i decreti regionali richiamati dal Comune di Bagnara e dal Comune di Palmi non rientrano nell’oggetto delle decisioni della Conferenza, che si ribadisce, essere l’approvazione del piano di caratterizzazione, atto amministrativo propedeutico alla programmazione e successiva esecuzione delle operazioni di bonifica del sito di La Zingara. L’opposizione manifestata dai rappresentanti dei comuni di Bagnara e Palmi, non evidenzia contrarietà alla bonifica, ma entra nel merito di problematiche e situazioni del sito di Melicuccà, non oggetto delle determinazioni della conferenza e non connesse all’attività di bonifica da avviarsi. L’esecuzione di altri studi, indagini ed approfondimenti, per come richiesto dai comuni di Bagnara e Palmi – precisa la Città metropolitana – comporterebbe il permanere in loco degli inquinanti, mentre l’esecuzione delle attività di bonifica eliminerà tutte le fonti di contaminazione provenienti dalla vecchia discarica di La Zingara, in modo da rimuovere le fonti di rischio a carico del terreno, i cui effetti sono dimostrati dalle risultanze delle indagini sin qui svolte».

Detto questo, la Città metropolitana, considerando che «tutti i pareri negativi non riguardano i risultati delle indagini effettuate in ottemperanza al Piano di caratterizzazione approvato», ha quindi preso atto dell’esito della Conferenza e quindi dell’approvazione a maggioranza dei “Risultati del piano di indagini integrativo al piano di caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio, preliminari alla progettazione delle operazioni di bonifica sul sito di località la Zingara nel comune di Melicuccà”, esprimendo determinazione conclusiva favorevole della conferenza dei servizi stessa e approvando i risultati del Piano di caratterizzazione del sito in località La Zingara del comune di Melicuccà.