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Ultimi giorni di campagna elettorale a Bova Marina. Una campagna di fuoco, in cui sono state molte ed accese le polemiche tra le due fazioni in lizza per guidare uno dei più importanti municipi dello jonio reggino.
Sembra quasi una scalata sull’Everest: le elezioni bovesi sono da sempre così. E non è da meno questa tornata del 2024 in cui Daniela Iiriti, la cui lista si pone in continuità con l’amministrazione uscente, sfiderà Andrea Zirilli, leader uscente della minoranza consiliare.
Una storia professionale che parte da lontano. Da ventitré anni è Ispettore Superiore di Polizia Penitenziaria, intraprendendo poi negli anni una carriera sindacale in una confederazione autonoma. Cresciuta in una famiglia dove l’argomento politica è all’ordine del giorno, la candidatura a sindaco di Daniela Iiriti con la lista “Bova Marina Progetto Futuro” ne è un po’ il “battesimo di fuoco”, essendo in assoluto il suo primo impegno diretto del genere.
«Sono Ispettore Superiore di Polizia Penitenziaria dal 2001 – racconta ad ilReggino.it – ed ho svolto questo lavoro in diversi istituti penitenziari, da ultimo a Reggio Calabria, nel Plesso San Pietro. Negli anni ho svolto attività sindacale diventando vicesegretario regionale, occupandomi di temi molto importanti relativi al mondo penitenziario ed in generale della polizia penitenziaria. Ho avuto la possibilità di incontrare e confrontarmi con Sottosegretari e personalità Istituzionali, riguardo la risoluzione dei problemi in un mondo molto complicato come quello penitenziario. Riguardo alla mia storia politica, provengo da una famiglia in cui mio padre si è occupato di politica e ha avuto dei grandi ideali. Io sono cresciuta e vivo tutt’oggi in una famiglia dove la politica è vissuta quotidianamente, quindi ho sempre respirato e vissuto le problematiche della società in maniera molto diretta, interessandomi ai problemi degli altri e alle soluzioni possibili».
Per lei è una sorta di eredità. «La considero un valore aggiunto. Ci tengo a precisare che questa mia candidatura non è un passaggio del testimone, ma rivendico la mia autonomia. Mi sento offesa per le strumentalizzazioni rispetto a questa candidatura, perché penso che la politica dovrebbe prescindere dalle questioni personali. Sono felice di essere stata posta alla guida di questa compagine. Questa lista è nata dalla base, e io ero inizialmente una candidata a “semplice” consigliere. Candidatura che è maturata diventando quella a primo cittadino. Sono stata felice che mi sia stata fatta questa proposta ed estremamente onorata. Inizialmente ero un po’ dubbiosa, ma la spinta dal basso da parte del gruppo che oggi è al mio fianco in questa avventura è stata fondamentale. Sono contenta di guidare questo gruppo, penso che le donne abbiano caratteristiche importanti come maggiore sensibilità e capacità organizzativa. Caratteristiche che voglio mettere a disposizione della comunità».
Mi parli del suo “Progetto Futuro”. «Il progetto futuro è un progetto al femminile, ma soprattutto inclusivo. Implica una stretta connessione tra presente e futuro, perché non si può guardare al domani senza risolvere i problemi che ci sono oggi. L’attenzione deve essere dedicata alle problematiche semplici ed anche a quelle più complesse che richiedono una proiezione futura. Ad esempio, il progetto del porticciolo necessita di lungimiranza e di capacità di gestire le necessità del momento. Il nostro obiettivo è, come detto, vivere il presente con una proiezione futura, con obiettivi ambiziosi ma realizzabili. Per questo motivo abbiamo, insieme, scelto il nome della lista, con tutti gli altri candidati. Abbiamo pensato di utilizzare questi due termini proprio per implicare la stretta connessione che c’è tra il presente e il futuro, perché il progetto è quello di subito, è quello di adesso, e quindi l’attenzione da dedicare a tutte le problematiche che forse, mi permetto di dire, sono state le problematiche più semplici di risoluzione e forse un po’ trascurate. Partendo dalle problematiche semplici, arriviamo a una proiezione futura, perché non c’è futuro se non si inizia a pensarci oggi».
Nel vostro programma, come lei ha detto, ci sono molti obiettivi da portare a termine partiti dall’amministrazione uscente. «Il documento programmatico che abbiamo presentato propone obiettivi ambiziosi. Gli obiettivi semplici riguardano i servizi fruibili da tutti i cittadini, perché alla fine la nostra discesa in campo è finalizzata a migliorare la vita di tutti i cittadini. È questo l’obiettivo principale: obiettivi quotidiani e obiettivi più complessi, che però non sono così complessi in questa fase storica, perché il fatto di poter utilizzare una mole così ingente di finanziamenti che questa amministrazione (uscente, ndr) è riuscita a ottenere, significa essere già in itinere, avere un percorso già avviato e in fase di realizzazione. Mi viene da pensare al rifacimento del lungomare, per cui ci sono due milioni di euro di finanziamento stanziati. Mi viene da pensare all’ospedale di comunità, che può essere volano di sviluppo per il paese. Ed è per questo che i cittadini non devono perdere l’occasione di scegliere la lista che ritengono maggiormente capace di amministrare questo paese, perché poi amministrare non è una cosa semplice. È un lavoro molto delicato, che comporta sfide quotidiane contro ostacoli e lungaggini burocratiche, e quindi devi starci dietro continuamente. L’obiettivo di questa amministrazione è rimanere sempre attenti e intercettare i finanziamenti che vengono erogati sia dall’Europa che dall’Italia. Le nostre comunità sono molto povere, purtroppo, e possono beneficiare di questi finanziamenti che provengono a livello nazionale e europeo, che potrebbero veramente cambiare le sorti delle nostre comunità. Questo potrà accadere molto presto anche con gli interventi in corso per il depuratore, che verrà ultimato nei prossimi mesi. È qualcosa che si aspettava da più di vent’anni, se ne parlava da oltre quindici anni, come si è parlato della strada di collegamento tra Bova Marina e Bova da più di quindici anni. Bisogna dare atto che sono state realizzate opere che le precedenti amministrazioni, anche commissariali, non sono state in grado di risolvere».
Oltre ai progetti principali, quali sono i punti salienti del programma? «Oltre ad una continuità sulla progettazione e sui finanziamenti in corso, che sono molto importanti, perché ci sono soldi stanziati che altri comuni non hanno e si sognerebbero di avere, le linee programmatiche prevedono intanto un assoluto e totale coinvolgimento della comunità, perché l’obiettivo principale è rendere la cittadinanza attiva, che non deve essere un luogo comune. Bisogna cambiare l’approccio con la cittadinanza, considerando i cittadini una risorsa per il comune, cercando di abbattere le barriere tra l’amministrazione e i cittadini, aprendo le porte a tutti e offrendo servizi ai cittadini. Le linee programmatiche prevedono un approccio diverso, che è un approccio importante. La nostra discesa in campo vuole rendere un servizio al cittadino. Daremo massima attenzione alle categorie deboli: anziani, bambini, persone con handicap, famiglie in difficoltà economica. Questa amministrazione, se avrà la fiducia dei cittadini, sarà attenta alle situazioni delle categorie più deboli. Inoltre, puntiamo molto sui giovani. La nostra lista è composta da cinque candidati con esperienza quinquennale e sette giovani, il più giovane ha ventun’anni. Questo, per me e per tutti noi, è motivo di orgoglio, perché abbiamo conquistato la fiducia di giovani che hanno deciso di sperimentarsi e affacciarsi alla politica per la prima volta. I giovani che spesso sono sfiduciati, hanno trovato in questo progetto qualcosa in cui credere. Se riusciamo a coinvolgere i giovani, anche nel corso dell’attività amministrativa, lavoreremo per avere una prossima classe dirigente attenta e capace. Attualmente, la politica è stata fatta sempre dagli stessi schemi, ma noi vogliamo portare una rivoluzione con la maggior parte dei giovani presenti in lista».
Il suo primo giorno di lavoro da sindaco, se venisse eletta. «La prima cosa in assoluto che farei sarebbe un bel giro a piedi per il paese, per salutare ed incontrare ogni cittadino, per ascoltarli. Non sarebbe solo la prima cosa, ma diventerebbe per me una prassi. Un’altra prima azione, all’interno del Municipio, sarà convocare tutti i nostri dipendenti comunali, e fare squadra con loro. Bisogna impostare una maniera nuova, motivando il personale, perché sono donne e uomini che possono realmente essere un valore aggiunto, che possono dare tanto per la comunità e supportare il lavoro dell’amministrazione nella risoluzione dei problemi dei cittadini. I grandi obiettivi si raggiungono in squadra. Nel mio lavoro ho sempre coordinato molte donne e molti uomini, ottenendo riscontri positivi. La prima cosa sarà, come detto, salutare, ringraziare e impostare un lavoro di squadra, mettendomi al servizio dei dipendenti, che devono essere al tuo fianco se vuoi fare bene. La parola, però, adesso va ai cittadini. l’appello che vorrei fare agli elettori è di esercitare un voto consapevole e libero. Bisogna scegliere un’amministrazione capace, trasparente, onesta e lungimirante. Mi auguro che la scelta dei cittadini sia proiettata ad un progetto futuro».