«Credo che Reggio Calabria sia un luogo simbolo, un luogo per noi importantissimo, che ci sia una città che alla destra ha in qualche modo regalato tanti sogni e quindi partire da qui è soltanto un primo punto di partenza ma, perché no, anche di arrivo rispetto ad una destra storica radicata che guarda al futuro».
È la segretaria regionale Wanda Ferro a tenere a battesimo l’avvio ufficiale della campagna elettorale di Fratelli d’Italia in Calabria, con la presentazione dei candidati calabresi – la funzionaria regionale Ersilia Amatruda, la consigliera regionale Luciana De Francesco e l’europarlamentare uscente Denis Nesci – e del programma che si basa «ovviamente su una visione di un’Europa diversa – dice ancora il sottosegretario agli Interni – di un’Europa che attraverso i tanti candidati e gli eletti farà la differenza non soltanto nei conservatori ma in un paese che deve autoregolamentarsi su tante norme su cose che riguardano la nazione ma nello stesso tempo condividere con un’Europa i temi dall’immigrazione alla difesa ai grandi temi europei senza arrivare col cappello in mano e, quindi, con quella pari dignità ma con quella autorevolezza che già Giorgia Meloni ha dimostrato in tutta la politica internazionale».

A fare gli onori di casa, anche il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Campanella, Giuseppe Neri, secondo cui sono stati messi in campo «le forze migliori che potevamo mettere». Neri sottolinea che Fratelli d’Italia era già in movimento ma che adesso accelera di più sulla campagna elettorale su tutto il territorio regionale diffondendo quello che è il progetto politico europeo: «Gli obiettivi sono quelli sicuramente di concretizzare il risultato e di mettere a terra l’azione politica svolta da Giorgia Meloni. Noi siamo un partito politico che oggi è il primo in Italia e lo dimostreremo anche in queste elezioni europee. A Reggio Calabria in particolare, e più in generale in Calabria, dovremo dimostrare che la nostra offerta politica è stata recepita dai cittadini e lo faremo attraverso la dimostrazione che i voti che Fratelli d’Italia prenderà saranno importanti per mandare una compagine numerosa in Europa».

Nella loro premessa i coordinatori – per il cittadino, Ersilia Cedro, e per il metropolitano, Bruno Squillaci – hanno ribadito che l’Europa dev’essere «l’Europa dei popoli e non delle multinazionali e dei potentati finanziari». Il riferimento è all’onerosa svolta green immaginata da Bruxelles, alla crisi dell’agricoltura, incentivata da politiche europee miopi contrassegnata da paletti normativi sempre più stringenti verso gli agricoltori e quindi costi di produzione sempre più elevati; dall’arrivo sulle nostre tavole del cibo sintetico e dall’incentivo economico immaginato per dismettere i pescherecci, fino al blocco del motore endotermico che rischia di consegnare l’automotive in mano ai cinesi.

I candidati

La prima a presentarsi è stata la consigliera regionale De Francesco che ha sottolineato la sua passione per la politica: «Nutro passione dalla politica e per la politica e sono impegnata da tantissimi anni, da quando all’età di quindici anni ho aderito al movimento giovanile di Alleanza Nazionale. La nascita di Fratelli d’Italia ha segnato un vero e proprio punto di svolta con la costruzione di una destra moderna che però non ha voluto recidere le sue radici sociali. Oggi però abbiamo un’Europa che è un vero e proprio agglomerato burocratico che non tiene in considerazione quelli che sono i bisogni reali delle nazioni». Per la consigliera regionale bisogna guardare all’Europa con la visione «coraggiosa e piena di concretezza» di Giorgia Meloni: «penso alla sfida geopolitica, e credo che solo un’Europa davvero forte e politica riesca a creare a garantire delle posizioni di pace a favorire delle scelte politiche in un mondo che vede un numero crescente di conflitti. Io continuerò a portare il mio contributo in questa campagna elettorale ripartendo proprio da quelli che sono dei valori che considero fondanti: dalla tutela della famiglia, delle donne e della natalità al supporto delle piccole e medie imprese».

Ersilia Amatruda ha ricordato la sua provenienza: «vengo da trent’anni di dirigenza regionale dove ho fatto diverse cose, ho svolto diverse deleghe e non per ultima quella per cui sono stata scelta dal partito Fratelli d’Italia, ossia responsabile all’anticorruzione della Regione Calabria». Poi l’elogio di Giorgia Meloni, per lei simbolo di radici profonde e di identità. «Io credo che chi andrà a Bruxelles dovrà avere anche competenze burocratiche perché c’è bisogno di gente che ci mette la faccia, che batte i pugni sul tavolo e che capisca dei provvedimenti, di quello che si studia, dell’apparato burocratico. La macchina regionale per me è stata una grande macchina di vita».

Sarà una partita per la riconferma quella di Denis Nesci: «Non capita tutti i giorni di avere un calabrese eletto perché il collegio del sud Italia è un collegio abbastanza vasto. Ci sono regioni molto più grandi, più popolose ma abbiamo centrato il risultato, anche in corsa, la scorsa legislatura, e lo centreremo ora, proprio perché sentiamo il peso e la responsabilità di portare in Europa una regione straordinaria ma che ha bisogno di portare la sua voce dentro le aule istituzionali di Bruxelles».

Nesci si dice pronto ad affrontare quelle che sono le sfide strategiche per il rilancio della nostra terra. «Il tema delle infrastrutture è stato il tema dell’ultima plenaria di Strasburgo dove è stato inserito il ponte sullo Stretto, ma poi c’è anche il tema dell’agricoltura, con il ministro Lollobrigida e Giorgia Meloni che hanno portato a casa la possibilità concreta di riformare la Pac per renderla più vicina agli agricoltori, soprattutto ai piccoli agricoltori. Sono temi delicatissimi che come ho già detto, la Calabria attenzionerà per il tramite di un rappresentante istituzionale che sicuramente Fratelli d’Italia porterà a Bruxelles».