«Abbiamo perso. E non di poco. È una sconfitta netta, che va riconosciuta senza giri di parole». Così il movimento La Strada apre la propria riflessione dopo le elezioni regionali, che consegnano al centrodestra una vittoria chiara e al centrosinistra un arretramento diffuso, «soprattutto a Reggio, dove ogni gruppo raccoglie meno voti rispetto alle ultime tornate elettorali».

Fa eccezione solo il Partito Democratico, che conquista due consiglieri regionali «ma solo grazie al pieno coinvolgimento di tutti i suoi esponenti di punta». Il sindaco in carica ottiene 6000 preferenze, pari al 36% del totale delle preferenze espresse in città per i principali candidati del centrosinistra: un punto in meno rispetto al 37% ottenuto al primo turno delle ultime comunali.
«Un buon risultato personale – si legge nella nota – ma che conferma l’assenza di una reale forza unitaria del centrosinistra, ridotto a somma di rendite personali e piccoli circoli di potere».

Nel documento, La Strada pone un interrogativo: «Che spazio c’è per un voto davvero libero, indipendente da partiti e candidati di lungo corso?». Una risposta arriva dall’esperienza civica della lista Pasquale Tridico presidente e, in particolare, dal risultato di Saverio Pazzano, che a Reggio Calabria raccoglie 1327 preferenze (su 1691 complessive nella circoscrizione Sud), pari all’8% del totale delle preferenze dei candidati di riferimento del centrosinistra. Un incremento del 2% rispetto sia alle comunali in cui fu candidato sindaco, sia alle precedenti regionali.

«Un segnale chiaro di crescita, anche se ancora da outsider – prosegue la nota – ottenuto senza l’appoggio di partiti o amministratori, senza simboli ideologici forti, senza il sostegno di gruppi organizzati».

Per il movimento, si tratta dunque di un punto da cui ripartire: «Il dialogo col cosiddetto centrosinistra è inevitabile, ma deve fare i conti con un sistema incrostato, dove gli equilibri si spostano in base a convenienze e logiche di potere. Anche nei gruppi apparentemente affini si annidano gelosie e chiusure autoreferenziali».

«Il risultato de La Strada è importante, determinante anche per il risultato complessivo della coalizione in uno scenario di dura sconfitta – si legge ancora –. Con un sostegno minimo in più, trasversale e sincero, si sarebbe potuto conquistare anche un seggio in Consiglio regionale».

La conclusione guarda al futuro: «Ora è tempo di riflessione, ma anche di fiducia. Una comunità larga e libera ha dato prova di esserci. È da lì che si deve ripartire: rimettendosi in cammino, tornando in strada».