Il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, esprime forte preoccupazione per l’atteggiamento di Asp e Gom, che hanno ignorato la richiesta di collaborazione gratuita dell’ex primario di cardiologia dell’ospedale di Polistena, Vincenzo Amodeo, per la formazione sui cardiostimolatori, così come quelle di altri stimati professionisti del Gom.

«Un’ulteriore decisione incomprensibile – spiega Muraca –, che arriva in un momento di grande difficoltà per la sanità calabrese, quando ogni contributo di professionalità e competenza dovrebbe essere accolto con favore per rispondere alle gravi carenze di personale e alle necessità della popolazione».

Secondo Muraca, la richiesta dell’ex primario Amodeo, come quelle di altri specialisti pensionati disponibili a offrire gratuitamente la loro esperienza, nasce da una reale esigenza degli stessi pazienti, che chiedono maggiore attenzione e un miglioramento dei servizi. «Nel caso dell’ex primario Amodeo è stata perfino sottoscritta da migliaia di cittadini un’apposita petizione. Il fatto che tali domande non siano state esaminate, mentre altre richieste simili sono state accolte con celerità, solleva interrogativi pesanti sulla gestione della sanità in Calabria» – afferma il consigliere.

Muraca denuncia una sanità regionale che non risponde ai bisogni dei cittadini, ma che sembra orientata da logiche di partito. «L’inerzia dei dirigenti sanitari non fa che confermare una gestione fallimentare, che ignora le reali necessità della popolazione».

Le responsabilità, secondo il consigliere del PD, ricadono direttamente sul presidente-commissario della sanità, Roberto Occhiuto, e sulla giunta regionale di centrodestra. «Quando si portano avanti politiche che non ascoltano le esigenze di chi lavora sul campo, che ignorano la voce degli operatori sanitari e dei cittadini, i risultati sono questi: ospedali in difficoltà, reparti che chiudono e servizi che non vengono garantiti».

Muraca definisce il caso Amodeo solo l’ultimo di una lunga serie di decisioni che penalizzano la sanità calabrese e che «non possono più essere giustificate». Ricorda inoltre che la richiesta dello stato di calamità al governo nazionale per gli ospedali calabresi, avanzata di recente, rappresenta la certificazione di un fallimento totale, che arriva dopo sei anni di gestione ininterrotta del centrodestra.