Nove pagine inedite svelano ai cittadini italiani la «bufala messa in piedi da Report nella puntata del 19 gennaio 2025, che ad arte ha creato una finta inchiesta giornalistica volta a screditare il valore del lavoro condotto per anni da migliaia di ingegneri e tecnici, per rendere possibile la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, opera infrastrutturale destinata a riportare l’Italia al centro dei sistemi trasportistici mediterranei ed europei».

E’ quanto scrivono in una nota congiunta Webuild ed Eurolink. «Intendiamo smentire con veemenza – proseguono – tutte le notizie false pubblicate da Report usando la Tv pubblica al servizio di interessi di parte, per screditare le attività del Gruppo Webuild in Italia e all’estero, con riferimento a competenze delle persone nella costruzione di opere come il ponte di Braila, sicurezza sul lavoro, qualità e pulizia degli alloggi su cui il Gruppo ha sempre mantenuto i piu alti standard qualitativi».

Il Gruppo, si legge nella nota, è in possesso dell’accordo firmato dal dipartimento di scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nella «persona del suo Presidente Carlo Doglioni. Tale accordo smentisce categoricamente quanto indicato da Doglioni durante la puntata di Report andata in onda su Rai 3 il 20 gennaio 2025». Un accordo che il consorzio costruttore dell’opera, Eurolink e il gruppo Webuild, che ne è leader, decidono ora di pubblicare (sul sito di Webuild), dando contemporaneamente mandato di denuncia penale contro i giornalisti della trasmissione di Rai 3 e del Presidente Doglioni, oltre agli altri intervistati.