Il segretario di Grande Città di Forza Italia analizza il momento attuale della maggioranza e rilancia sulle Circoscrizioni: «Non c’è la volontà politica di farle». Poi, promuove l’attività del gruppo azzurro: «Do un bel 9 perché si può fare sempre meglio»
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«Sinceramente non mi aspettavo una cosa così, perché è una situazione di caos generale che ci consegna un'amministrazione in cui, alla fine, una parte della maggioranza perde di vista quello che è il valore della politica e della buona amministrazione per semplici poltroni, semplici assessorati. A mio avviso non è una situazione bella, perché a pagarne poi le spese sono solo i cittadini. Una situazione che noi abbiamo più volte rilevato anche nel corso dell'amministrazione e della consigliatura che oggi raggiunge il punto di culmine».
Antonino Maiolino, segretario di Grande città per Forza Italia Reggio Calabria, ma anche consigliere comunale azzurro, non fa sconti e boccia sonoramente l’operato di Giuseppe Falcomatà e della sua maggioranza che in questa coda di secondo mandato ha messo in scena una crisi all’interno della compagine governativa senza precedenti.
«Ormai siamo agli sgoccioli, manca solo forse una seduta e ci sarà la decadenza praticamente automatica del sindaco. Ne abbiamo preso atto nello scorso Consiglio ed entro dieci giorni ci sarà un altro Consiglio in cui ci sarà la fine del Falcomatà bis».
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, la questione ancora aperta delle Circoscrizioni, ha lasciato il passo ad una contrapposizione su metodo e prassi di presentazione degli ordini del giorno, generando una vera e propria bagarre in aula.
«Il ripristino delle Circoscrizioni è scritto nel loro programma, ma di fatto non c'è una volontà precisa da parte loro, altrimenti queste circoscrizioni, questa modifica dello Statuto si sarebbe già adottata. È inutile prenderci in giro. Nell'ultimo Consiglio è stato messo proprio in evidenza come la maggioranza faccia finta di volerle. È già stato spiegato che quell'ordine del giorno, presentato in aula, era ricevibile, perché comunque si trattava di un Consiglio d'urgenza e quindi le canoniche 48 ore non servono per presentarlo, salvo poi che comunque il Sindaco o un quinto dei consiglieri può farlo in qualsiasi momento. Quindi quell'ordine del giorno, visto che era corredato anche dai pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile, poteva essere tranquillamente votato. Se oggi si andranno a fare le Circoscrizioni, si andranno a fare solo ed esclusivamente grazie all'emendamento Cannizzaro che è intervenuto modificando quello che è il Tuel, la legge quindi, tant'è che hanno avuto anche un parere dal Ministro dell'Interno che dice che le Circoscrizioni vanno fatte e tra l'altro si deve votare contestualmente alle prossime elezioni amministrative. Quindi, o si decidono a lavorare veramente senza sotterfugi o altrimenti sarà poi costretta la Prefettura ad adottare quello che sarà un regolamento».
Se dovesse fare una sintesi di questi due mandati di Falcomatà, quali sono le cose principali su cui Forza Italia punta l'indice?
«Guardate, è semplicissimo, l'ho detto all'inizio. La differenza tra noi e loro è che noi siamo un partito che si fonda su dei valori e quei valori sono alla base della politica e non vanno mai persi di vista. Oggi si sono persi di vista, loro hanno perso di vista questi valori, che sono poi quelli che permettono anche di lavorare e di condurre una buona amministrazione. Perché, se vengono meno gli accordi politici e si pensa all'assessorato, alle poltrone - basti pensare che questa amministrazione comunale ha avuto 32 o 33 assessori, ma anche che non è mai successo che un assessore viene mandato via e poi viene richiamato - allora la differenza tra noi e loro è proprio questa: noi abbiamo una visione di città, alla cui base bisogna regolamentare e far funzionare i servizi primari».
Maiolino ricorda che è convocata per venerdì mattina a mezzogiorno una riunione della Commissione decentramento: «mi auguro ed auspico che sia la volta buona per portare in votazione questa modifica dello Statuto e poi arrivare in Consiglio Comunale prima della fine dell'anno a votarlo».
A proposito di “grande città”, naturalmente il compito che le spetta è anche un compito molto gravoso, nel senso che dovrà portare il Partito alle elezioni comunali, alle quali Forza Italia si sta preparando già da tempo. L'ultima novità che ha portato la sua segreteria è stata quella di una riunione di tutti i coordinamenti per approntare, si è detto, un manifesto per la città di Reggio Calabria…
«Forza Italia è un partito vivo, il partito maggiormente rappresentativo in città e deve fare anche da traino al centrodestra. Come primo appuntamento, si è fatta una prima riunione nella sede di Forza Italia. A quella sicuramente seguiranno, da qui alle prossime elezioni, altre riunioni. Però lì si sono già gettate le basi per quello che deve essere il nostro programma. Una cosa semplice da fare, per avere la normalità della città, è quella di far funzionare i servizi, che fino ad oggi non hanno funzionato. Al cittadino devi garantire l'acqua, le strade, la raccolta della spazzatura, la luce. Queste sono delle cose che devono essere garantite, sono servizi primari, anche perché il cittadino oggi a Reggio paga le tasse più alte d'Italia. Poi vengono anche le altre opere, quindi c'è anche una visione di sviluppo della città, una città che ha la fortuna di avere sia il mare che la montagna e quindi deve godere anche di sviluppo».
Dopo aver ricordato gli emendamenti per Porto e Aeroporto, Maiolino punta tutto sulla squadra azzurra: «Forza Italia ha anche la fortuna di lavorare bene con i propri rappresentanti, Francesco Cannizzaro al Parlamento, Giusi Princi al Parlamento europeo, lo stesso presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sta lavorando benissimo, quindi noi abbiamo nella nostra squadra la fortuna anche di avere questi rappresentanti che lavorano bene e vogliamo fare bene anche in città, in provincia, e in città metropolitana, e quindi abbiamo già iniziato insieme agli altri alleati delle discussioni per portare avanti il nostro programma di città»
Possiamo dire che manca soltanto il nome del candidato sindaco… o ci sono novità?
«No, notizie non ce ne sono rispetto alle ultime dichiarazioni che Francesco Cannizzaro ha fatto, nel senso che ha dato la sua disponibilità a scendere in campo, ove necessario. È normale che a gennaio sicuramente inizieranno le prime interlocuzioni, anche con i vertici romani, e da lì si riuscirà a trovare nell'interesse collettivo, nell'interesse della città, una figura spendibile per tutto il centrodestra.
In tanti pensano che comunque il tempo scorre, e l’indicazione non arriva. Quindi per lei non è tardi?
«Sì, il tempo trascorre, non vedo però che ci sia una preparazione nel centrosinistra, quindi non è che se la passano meglio. Quindi alla fine non cambia se è dicembre o se è gennaio, penso che comunque l'importante è che sia una figura spendibile, una figura che poi alla fine faccia quelli che sono gli interessi della città, perché veramente la città ha le potenzialità per poter crescere e a mio avviso ci sono le condizioni per fare bene».
Che voto darebbe al gruppo di Forza Italia rispetto all'attività che ha portato avanti in questi anni?
«Se dessi 10 sarei un po' di parte, quindi do un 9 perché a mio avviso nella vita bisogna sempre lavorare e si può fare sempre di più rispetto a quello che si è fatto. Però sono state fatte tantissime cose, ma io nell'ultima riunione l'ho detto, non è un singolo militante o un singolo consigliere che riesce a fare le cose, ma le cose se si riescono a fare, si riescono a fare perché c'è una squadra dietro, c'è un gruppo, anche il coordinamento stesso è un raccoglitore di idee e queste idee poi vengono messe in campo insieme con la forza della squadra, e quindi do 9, per non dare 10, e per non essere troppo di parte».

