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È iniziata ufficialmente oggi, all’èHotel di Reggio Calabria, la nuova fase politica del Partito Democratico metropolitano con la prima assemblea provinciale dopo l’elezione del segretario Peppe Panetta.
All’incontro hanno partecipato iscritti, militanti, amministratori locali e rappresentanti delle forze del centrosinistra, in un clima di confronto e rilancio, con lo sguardo rivolto alle amministrative del 2026 e alle grandi sfide territoriali.
Panetta: «Un Pd vicino ai cittadini, capace di ascoltare e agire»
«Questa assemblea rappresenta il punto di partenza di un percorso che vuole rimettere al centro la voce delle persone e i bisogni reali delle comunità — ha dichiarato Peppe Panetta —. Abbiamo bisogno di un Pd forte, radicato, vicino ai cittadini e capace di interpretare le sfide future con serietà e spirito di servizio».
Il segretario ha poi rivolto un messaggio chiaro in vista delle elezioni comunali: «Tra meno di un anno si vota a Reggio Calabria. Noi vogliamo giocare una partita importante e abbiamo le carte in regola per difendere questa amministrazione. Falcomatà e gli altri hanno fatto un gran lavoro. L’unico errore? Forse nella comunicazione: si poteva fare di più».
Falcomatà: «Un partito non è una persona, ma una comunità di valori»
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha voluto sottolineare il valore collettivo del percorso amministrativo avviato negli ultimi undici anni: «Ci criticano, ma noi abbiamo un metodo per selezionare la nostra classe dirigente. Il Pd non si identifica in una persona, è una comunità fatta di valori condivisi. Tutto ciò che di buono è stato fatto in questi anni a Reggio Calabria è frutto di un lavoro collettivo, che appartiene a tutto il centrosinistra».
Il sindaco ha poi ricordato alcune delle tappe amministrative più significative: «Non abbiamo dichiarato il dissesto, ci siamo assunti la responsabilità di un piano di riequilibrio. Abbiamo rilanciato le partecipate, ricostruito il welfare, riportato trasparenza nei concorsi pubblici e investito oltre un miliardo di euro in opere pubbliche. Il Comune oggi è perfettamente in linea con le scadenze del PNRR, nonostante le difficoltà e l’assenza di supporto da parte della Regione».
E ancora: «Non siamo qui a rivendicare risultati per vanità, ma perché crediamo che questo patrimonio debba essere difeso. Non basta dire di voler essere alternativi alle destre: bisogna esserlo nei fatti, sui contenuti, sui temi concreti. L’estate che ci aspetta sarà politicamente calda. Serve l’abbraccio del Pd alla giunta e alla maggioranza di Palazzo San Giorgio. Serve orgoglio. E serve unità».
Irto: «Una nuova fase per costruire il futuro della Regione e del Paese»
Presente anche il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Pd Calabria, che ha rilanciato la necessità di un impegno capillare su più livelli: «Oggi ripartiamo da qui e vogliamo rilanciare anche la giovanile del partito. Le sfide sono tante: non solo le comunali di Reggio, ma anche la costruzione di un progetto politico per la Regione e per il Governo nazionale».
Irto ha inoltre annunciato alcuni appuntamenti organizzativi in vista dell’autunno: «Organizzeremo la festa provinciale del Pd a Gioia Tauro e un’altra iniziativa a Cittanova. Vogliamo rimettere in moto l’entusiasmo, parlando con i territori e costruendo dal basso».
Auddino (M5S): «Coalizione credibile e coesa, altrimenti si fallisce»
Ha preso la parola anche il senatore del Movimento 5 Stelle Giuseppe Auddino, che ha accolto positivamente il clima di collaborazione, sottolineando però la necessità di un impegno reale: «Questa ritrovata unione deve essere anche di coalizione. Per fare bene le cose bisogna essere credibili e partire tutti con la stessa volontà di riuscire. Non è facile, ma non è impossibile. Serve un progetto comune, una visione che parli alle istanze dei cittadini. E serve coesione nei fatti, non solo nelle intenzioni».
Auddino ha anche ricordato l’importanza del lavoro avviato dai precedenti organismi del Pd metropolitano: «Con Panetta si può proseguire quanto iniziato da Antonio Morabito. Il Movimento ci crede, ma bisogna crederci tutti. La presa di posizione non serve a nessuno. Se non si lavora insieme, si fallisce».