Questa mattina, nella sede del coordinamento di Forza Italia a Reggio Calabria, il deputato e coordinatore regionale Francesco Cannizzaro – insieme al capogruppo a Palazzo San Giorgio Federico Milia e al coordinatore grandi città Tonino Maiolino – ha annunciato che nella primavera del 2026, contestualmente alle comunali, si voterà anche per le circoscrizioni.

«È una notizia importante – ha sottolineato Cannizzaro – perché a Reggio Calabria ritornano le circoscrizioni dopo quindici anni. Un istituto democratico e di partecipazione straordinaria che va ad animare il dibattito politico, rafforzare la democrazia e soprattutto creare all’interno dell’area urbana dei veri e propri municipi, punti di riferimento amministrativi e politici per i cittadini. Una scelta che migliorerà la funzionalità dei servizi primari e restituirà attenzione soprattutto alle periferie».

Cannizzaro ha ricordato come tutto sia nato dall’emendamento approvato nel 2022, che modificava il Testo unico degli enti locali e prevedeva fondi specifici per avviare le circoscrizioni. «Dal 2022 ad oggi il Comune non ha ancora provveduto a redigere il regolamento e a individuare le macro-aree urbane, obbligo di legge necessario per l’istituzione delle circoscrizioni – ha spiegato –. Per questo il Ministero dell’Interno, attraverso la Prefettura, ha inviato una missiva che obbliga l’amministrazione comunale a procedere subito alla stesura del regolamento. Ora è un obbligo non più rinviabile».

Nell’emendamento cosiddetto “Cannizzaro” erano stati stanziati complessivamente 700 mila euro, suddivisi in tre annualità (100 mila euro nel 2023, 300 mila nel 2024 e 300 mila nel 2025). «Queste risorse – ha aggiunto – serviranno a dare un input immediato all’organizzazione delle circoscrizioni. Con il nostro supporto si potranno recuperare anche i residui rimasti a disposizione e dare così copertura economica all’avvio del decentramento».

Il deputato ha fatto anche un confronto con altre realtà: «Reggio Calabria era rimasta l’unica città metropolitana d’Italia senza circoscrizioni. Messina, ad esempio, proprio ieri ha deliberato l’istituzione della settima circoscrizione, ritenendo che il decentramento funzioni e sia utile a garantire la funzionalità dei servizi primari. È un modello che rafforza la vicinanza tra istituzioni e cittadini».

Quanto alla composizione, si pensa a cinque o sei circoscrizioni, ciascuna con un bacino di circa 30 mila abitanti. «Non avremo più le quindici circoscrizioni di un tempo – ha spiegato Cannizzaro – ma delle strutture più snelle, veri municipi che diventeranno punti di riferimento per i cittadini, anche per servizi ordinari come documenti e certificati. In questo modo le periferie, che oggi spesso si sentono abbandonate, avranno finalmente un presidio stabile».

Il capogruppo a Palazzo San Giorgio Federico Milia ha sottolineato come «le difficoltà che i cittadini vivono oggi derivano anche dall’assenza delle circoscrizioni. Esistono sedi decentrate, ma prive di funzioni reali: non si può fare un certificato, non si possono presentare segnalazioni. I cittadini non sanno a chi rivolgersi. Con le circoscrizioni tornerà la politica di quartiere e ci sarà un punto amministrativo di riferimento per ogni area della città».

Il coordinatore grandi città Tonino Maiolino ha parlato invece di «una palestra di democrazia necessaria. Non è solo un fatto politico, ma uno strumento amministrativo fondamentale che renderà più efficiente l’erogazione dei servizi. Dopo il parere del Ministero dell’Interno, non ci sono più alibi: tutte le forze politiche devono collaborare per approvare il regolamento. È il momento di stringere i tempi e dare finalmente ai cittadini municipi vicini, accessibili e funzionali».

In chiusura Cannizzaro ha ringraziato Milia e Maiolino «per il lavoro svolto in questi anni di monitoraggio e sostegno», ribadendo che il percorso verso le circoscrizioni «rientra in una visione più ampia della città, che immaginiamo turistica e moderna, con grandi opere come aeroporto, porto, campus universitario e lido comunale. Le circoscrizioni, come piccoli municipi, sono un tassello fondamentale di questa visione. Siamo felici – ha concluso – che finalmente il nostro lavoro in Parlamento trovi attuazione e che nella prossima primavera i reggini possano eleggere sia il consiglio comunale sia i consigli circoscrizionali».