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«Il Parco Archeologico Tomba Ellenistica, prestigioso sito culturale e archeologico nel cuore della nostra Città, versa in totale stato di degrado ed abbandono ed i legittimi proprietari dell’area sono ancora in attesa degli indennizzi dovuti dal Comune e stabiliti dal TAR». Così Armando Neri, consigliere comunale e metropolitano della Lega, anche candidato alle prossime regionali, denuncia come anche il piano di riqualificazione dell’area, come più volte annunciato dal Comune sia tutt’altro che visibile.
«Ci troviamo piuttosto di fronte all’ennesimo impegno non mantenuto da questa amministrazione, dilaniata dagli scontri politici interni, sempre più distante dai cittadini e finalmente giunta ai titoli di coda di un’esperienza politica che ha relegato ingiustamente la nostra meravigliosa Città agli ultimi posti delle classifiche nazionali».
Il Parco Archeologico Tomba Ellenistica, situato al centro della Città, rappresenta, purtroppo, secondo Neri, un altro emblema della «sciatteria amministrativa e della mancanza di trasparenza che caratterizza l’agire di Palazzo San Giorgio. Infatti, mentre la maggioranza si profonde in comunicati privi di contenuto che parlano di valorizzazione del sito, gli originari proprietari di quell’area dal rilevante valore storico sono da anni in attesa degli indennizzi e dei risarcimenti dovuti dal Comune per gli espropri, somme che ammontano ormai a circa 1 milione di euro, per come statuito dalla giustizia amministrativa e dalle varie vicende giudiziarie che hanno interessato quell’area e che – nel tempo – hanno visto il Comune soccombente».
É evidente per il commissario cittadino del Carroccio che Palazzo San Giorgio dovrebbe prima pagare i propri debiti nei confronti degli originari proprietari e solo successivamente discutere di riqualificazione dell’area. «Altrimenti – continua – il rischio è quello che nuovi contenziosi travolgano le eventuali opere di valorizzazione, generando ulteriori debiti fuori bilancio. Nel frattempo, purtroppo, anche questo fiore all’occhiello della Città – a causa dell’incuria culturale di una maggioranza sorda e cieca dinanzi alle esigenze dei cittadini – sta inesorabilmente diventando ricettacolo di degrado».