«Stamattina ho letto la classifica del sole 24 h sulla qualità della vita nelle province italiane. Il nostro territorio provinciale, quindi i 97 comuni che ne fanno parte, si colloca al 107^ posto, ultimo.

Per curiosità – dichiara su un post fb il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà – sono andato a leggere i parametri di questa classifica. Alcuni sono molto curiosi, come “l’indice di solitudine” o il consumo di farmaci da depressione, piuttosto che “l’indice di litigiosità”.

Altri non sapevo potessero incidere sulla qualità della vita di una provincia, penso all’indice relativo al numero di amministratori comunali con meno di quarant’anni o l’età media al parto. Poi ci sono, invece, alcuni indici su cui dovremmo riflettere di più.

Penso all’indice relativo al rischio di dissesto idrogeologico, alla percentuale di migrazioni sanitarie e ospedaliere, al tasso di migrazione giovanile, al numero di km per il trasporto pubblico locale, al dato relativo a impresa e lavoro. Cose sulle quali i comuni da soli non solo possono fare poco ma non potranno fare nulla se passerà la riforma sulla autonomia differenziata che su questi temi ci condannerà ultimi per sempre.

Ovviamente – prosegue il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà – qualcuno utilizzerà (anche) questa classifica per accusare l’amministrazione comunale facendo finta che non si tratti di un dato provinciale o che siano tutte cose relative a compiti della politica. Lo capisco, ognuno intende la politica a modo suo. C’è un dato “positivo” che è relativo all’offerta culturale e al tempo libero.

Se c’è una lettura da dare a questi dati, invece, credo che debba coinvolgere tutti in una battaglia a difesa del territorio e non degli interessi personali o di partito. Noi continuiamo sulla strada intrapresa. Nonostante le difficoltà di questi anni, dovute ad accadimenti esterni – conclude il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà -lavoriamo ad una città che sta cambiando, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, oltre qualsiasi indicatore frutto della creatività di qualche sondaggista.

Ps: siamo comunque quarti come “tasso di fecondità”».

Il gruppo Pd sulla classifica Sole24Ore: «Indicatori risibili, piuttosto il Governo si interroghi sulle realtà del sud»

«Il Governo si interroghi sulle recenti classifiche pubblicate dal Sole24ore in cui l’intero Mezzogiorno è praticamente relegato al ruolo di Cenerentola nella classifica sulla qualità della vita delle nostre Province». E’ quanto afferma il gruppo comunale del Pd che, rispetto all’ultima posizione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sottolinea «gli sforzi di un’amministrazione che, in questi anni, ha dovuto scalare montagne per rilanciare un territorio altrimenti abbandonato al suo destino».

«Tralasciando alcuni risibili indicatori scelti per stilare la graduatoria – affermano – è sotto gli occhi di tutti come la nostra area metropolitana paghi l’inesistenza di un Governo che sta lavorando per dividere e affossare il Paese. In questi anni, si è fatto tantissimo in termini di recupero e spesa dei finanziamenti europei. Sono fioriti cantieri, nuove opere pubbliche hanno dato slancio e vigore all’economia, intere porzioni del comprensorio stanno vivendo una rigenerazione che non conosce precedenti. Eppure, i cittadini sono ancora costretti ad emigrare per avere garantita una Sanità migliore, devono fare i conti con infrastrutture viarie che impediscono lo sviluppo delle comunità, devono scontare una politica dell’occupazione che non esiste se non nella forza e nella determinazione dell’amministrazione comunale che è riuscita ad azzerare il precariato, ad internalizzare e salvaguardare i lavoratori dei servizi urbani ed a bandire concorsi pubblici che mancavano da 21 anni».