Un passaggio politico che sa di strappo definitivo. Ma anche di rilancio. Nino Zimbalatti, già assessore e oggi consigliere comunale e metropolitano, ha ufficializzato il suo ingresso in Forza Italia. L’annuncio è arrivato in un clima sobrio ma carico di tensione politica, alla presenza dell’onorevole Francesco Cannizzaro, punto di riferimento del centrodestra reggino. Al centro del dibattito: il futuro della città, il valore dei servizi essenziali e il bisogno di una nuova classe dirigente.

«Il cambio di casacca non è mai il top – ha detto Zimbalatti – anche perché restano ricordi importanti, alcuni anche belli. Ma era chiaro che si erano rotte alcune dinamiche. A quel punto si può scegliere di sparire, oppure si sceglie di restare e di cambiare». La sua scelta, ha spiegato, è figlia di un amore profondo per Reggio, un legame che – a suo dire – non può più accettare compromessi al ribasso. «Sono un uomo di strada, un medico che incontra ogni giorno le difficoltà della gente. I servizi essenziali, il degrado, l’abbandono sono diventati sistemici. E nessuno ha avuto il coraggio di intervenire».

Tra i temi più urgenti, Zimbalatti ha messo in fila i veri nodi: l’università, lo spopolamento, l’aeroporto e – ancora una volta – i servizi. «Non possiamo permettere che cinquemila, seimila giovani lascino ogni anno la città. Lo spopolamento genera desolazione e poi il collasso. Bisogna investire in formazione e trattenere i talenti. Ma serve anche costruire servizi veri, capillari, dal decoro urbano al trasporto pubblico. L’aeroporto è stato un primo passo, ma da solo non basta. Serve una visione. E servono le circoscrizioni, strumenti veri di ascolto e di intervento».

A fare eco è stato Cannizzaro, che ha definito l’ingresso di Zimbalatti «un rafforzamento sia politico che istituzionale». Non solo in vista delle comunali, ma già da ora. «Zimbalatti ha esperienza amministrativa, visione, e una grande sensibilità civica. È un acquisto importante per Forza Italia, ma anche per la coalizione che governa già la Regione e il Paese. Il nostro progetto per Reggio ha un respiro più largo e sarà ancora più forte grazie a questo contributo».

Sul piano della strategia, Cannizzaro ha svelato tempi e direzioni: «Dopo l’estate presenteremo il nostro programma. Ma non sarà il programma di un candidato, sarà il programma di un’intera classe dirigente. A Reggio serve una squadra, non solo un nome in cima. E abbiamo l’ambizione – e la responsabilità – di offrire ai reggini una proposta seria, solida, fatta di competenze e visione».

A chi gli chiede se ci sia già un nome per Palazzo San Giorgio, Cannizzaro risponde con una battuta: «Dopo il panino con la salsiccia di settembre, partirà ufficialmente la campagna elettorale». Ma è evidente che le grandi manovre sono già iniziate. E dentro Forza Italia l’aria è quella di chi si sente pronto a giocarsi tutto.

«C’è un entusiasmo silenzioso che si avverte nelle strade, nei bar, nelle segreterie – ha aggiunto Cannizzaro –. Lo sentiamo e lo raccogliamo. Forse abbiamo anche il merito di averlo riacceso. Non cerchiamo consenso per inerzia, ma vogliamo offrire un’alternativa. E chiunque legga il nostro programma, anche chi non ci voterà, potrà dire che è un programma giusto. Sarà difficile restargli indifferenti».

Zimbalatti, dal canto suo, chiude con un’ultima riflessione, più politica che personale: «Non rinnego nulla del mio percorso, ma oggi sento che serve qualcosa di più. Serve rispetto per questa città. E io sono qui per questo».