«Il vuoto di contenuti di Roberto Occhiuto in questa campagna elettorale è cosmico, ogni volta che apre bocca, che sia un reel o un comizio, si scopre in tutta la sua inconsistenza. Non sanno fare altro che tentare di denigrare Pasquale Tridico, un uomo e un professionista di un rigore morale, di una preparazione e visione talmente ineccepibili da dover ricorrere a mezzucci. Lo soffrono, ci soffrono e si vede nella loro comunicazione sterile e a tratti infantile. Noi non rispondiamo scadendo al loro livello. Anche perché i fatti e i dati ci parlano chiaro delle loro politiche sbagliate e inconsistenti».

Così la deputata M5S Vittoria Baldino, che in un lungo post sui social ha contestato duramente l’operato dell’ex governatore e la strategia del centrodestra.

Il punto più critico riguarda lo spopolamento: «In soli cinque anni la Calabria ha perso 75 mila abitanti, l’equivalente di una città grande come Cosenza. Un dato drammatico che certifica l’incapacità dell’ex governatore di invertire la rotta».

Secondo Baldino, le responsabilità affondano nelle politiche di Occhiuto e nei limiti strutturali della Regione: «Lo spopolamento è frutto della carenza dei servizi e della scarsa fiducia nello sviluppo della Regione, non lo fermi vendendo fumo o promettendo di fare in un mese quello che non hai fatto in quattro anni. Tanto più quando quei fondi che oggi vorresti usare per dare incentivi, fino a ieri hai dimostrato di non essere in grado di spenderli neanche per le cose basiche».

La deputata pentastellata indica la strada: «Lo spopolamento lo fermi con un piano di sviluppo industriale a breve, medio e lungo termine. Offrendo prospettive che le cose in Calabria possano cambiare in meglio, e non solo in peggio come da 40 anni a questa parte, la maggior parte dei quali governati dagli amici di merenda di Occhiuto».

Infine, Baldino ha rivolto un appello agli elettori: «Vi chiederanno di votare per amicizia o per ricambiare un favore, così stanno comprando la vostra libertà. Voi invece non fatelo per amicizia, fatelo per amore. Per amore dei vostri figli. Questa volta, votate per voi. Non votate più per loro».